Il re della Prigi-Roubaix e delle Classiche monumento Roger De Vlaeminck, a La Gazzetta dello Sport, ha mandato un messaggio chiaro a Filippo Ganna in vista di domenica: “Con la condizione che ha mostrato alla Milano-Sanremo… lo vedo da primi cinque. Vincere, invece, non credo. Gli manca la base del cross che secondo me resta parecchio importante. I tratti di pavé più duri sono quelli di sempre: Foresta di Arenberg, Mons-en-Pevele, Carrefour de l’Arbre. Ma la Roubaix si comincia a vincere già prima. Più gare al Nord si fanno, meglio è. Se fossi stato in Ganna, anche il Fiandre non l’avrei saltato. Sono 270 chilometri e per il fondo aiutano”.
Ganna viene spesso paragonato a Francesco Moser, ma De Vlaeminck ha le idee chiare sul confronto tra i due: “Francesco aveva una forza… Quando c’era lui alla partenza, io avevo sempre paura. Era più fatto per la Roubaix rispetto a Filippo, non paragonateli”.
Il quattro volte vincitore della Parigi-Roubaix sa su chi scommettere: “Van der Poel. È quello che mi piace maggiormente perché è più esplosivo. Al Fiandre ha sbagliato all’inizio, era rimasto indietro e ha speso per recuperare. Poi ha avuto un problema tecnico. Subito dopo, vedo Van Aert. Per Wout è meglio la Roubaix del Fiandre, dove sul Paterberg spesso si è staccato. Tra questi due e gli altri c’è differenza, e l’abilità nel ciclocross li aiuterà rispetto ai rivali. Fossi stato in Pogacar avrei corso? Sì, perché lui è il miglior corridore al mondo. Penso che in futuro potrà vincerla”.
Infine, De Vlaeminck ha voluto dare un consiglio ai protagonisti di domenica: “Per correre bene sul pavé ci vuole anzitutto la testa. Devi entrare nei settori e pensare che sei capace di dominarli. Se invece li subisci, allora cominci a perdere. Devi mantenere tu il comando della situazione. E avere almeno un compagno che per buona parte possa essere al tuo fianco”.