Protesta a dir poco clamorosa e senza precedenti, almeno in Italia, quella minacciata dalla Parmonval . Il club palermitano, che milita in Eccellenza , è infatti pronto a lasciare il campionato di appartenenza.
A fare arrabbiare la Parmonval, come chiarito in una lunga lettera pubblicata sulla propria pagina Facebook, sono stati gli ultimi arbitraggi giudicati evidentemente non all’altezza.
“R iteniamo che non sia il caso di continuare ad investire tempo e denaro,compiendo grandi sacrifici economici e personali(spesso a discapito delle nostre famiglie),per un torneo(che lo si ricorda,è il massimo campionato regionale) nel quale a dirigere le gare viene mandata settimanalmente gente impreparata,inadeguata ed incompetente,ma soprattutto (ed è questo ciò che più rammarica) presuntuosa,maleducata,irrispettosa e non incline ad un dialogo civile” .
Nel mirino è finito soprattutto il Chillura di Agrigento, arbitro designato nell’ultima gara tra Parmonval e Mazara la cui direzione non è stata digerita dalla società palermitana che si dice pronta ad adire le vie legali.
“Quando poi si incontra sulla nostra strada il sig. Stefano Chillura della sezione di Agrigento,e ci si rende conto che,oltre a quanto sopra denunciato,c’è anche malafede,allora la decisione di smettere è la più saggia che si possa adottare. Sosteniamo questo con il conforto delle immagini allegate alla presente lettera,ove è oggettiva l’assegnazione di un rigore inesistente a Mazara ai nostri danni,e poi,dopo appena un mese(sul punto non si comprende quali siano i criteri di designazione arbitrale,posto che è assurdo che lo stesso arbitro venga inviato a dirigere la stessa squadra dopo poche settimane) ci nega un rigore davvero chiaro e solare,anche a detta di tutti gli addetti ai lavori e non,che si sono espressi sul punto attraverso i social. Ma oltre a ciò,ci si duole per il comportamento ostile ed irriguardoso assunto da questo giovanotto (che potrebbe essere figlio o nipote di qualsivoglia componente della dirigenza)durante e dopo la gara,a seguito delle nostre civili proteste(di ciò ne potrà dare testimonianza il personale della Polizia di Stato presente). Siamo certi che,visto l’atteggiamento assito nel suo referto arbitrale,consapevole della fede privilegiata che gode,scriverà cose non rispondenti al vero(così come ci ha già anticipato;in tal caso,anticipiamo sin d’ora l’intenzione di rivolgerci alla giustizia ordinaria(previa richiesta a poter procedere alla FIGC),perché non è consentito a nessuno infangare la stima,la professionalità e l’onore di deputati regionali,di avvocati,professionisti e personaggi noti e conosciuti nel panorama calcistico regionale”.