Continua a destare preoccupazione la salute di Pelé, ricoverato dallo scorso 29 novembre all’ospedale all’ospedale Albert Einstein di San Paolo dove era stato condotto per una infezione respiratoria.
- Pelé, il bollettino che parla di "maggiori cure necessarie"
- La figlia di Pelé conferma il proseguimento del ricovero
Pelé, il bollettino che parla di “maggiori cure necessarie”
L’82enne leggenda del calcio sta lottando da oltre un anno contro un tumore al colon, curato con diversi cicli di chemioterapia. Le condizioni nelle ultime ore sembrano aggravarsi, stando all’ultimo bollettino diramato dal personale medico dell’Einstein: “Ricoverato dal 29 novembre per una rivalutazione della terapia chemioterapica per un tumore al colon e per il trattamento di un’infezione respiratoria, Edson Arantes do Nascimento presenta una progressione della malattia oncologica e necessita di maggiori cure legate alle disfunzioni renali e cardiache. Il paziente rimane ricoverato in una stanza comune, sotto le necessarie cure dell’équipe medica”.
La figlia di Pelé conferma il proseguimento del ricovero
Nelle settimane scorse le figlie avevano inizialmente rassicurato sulla tenuta della salute di O Rei, comunque piegata e compromessa dalla malattia. Ma di recente Kely Nascimento ha ammesso in un post sul proprio profilo Instagram che il padre non poteva tornare a casa per Natale, con la famiglia che aveva deciso di concerto con i medici il proseguimento del ricovero, pur comunque cercando di tenere il morale alto di tutti coloro che, tifosi e non solo, sono in apprensione per le condizioni di Pelé.
“Famiglia di Instagram – sono le parole della figlia di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi -, il nostro Natale a casa è stato sospeso Abbiamo deciso con i medici che, per vari motivi, è meglio che restiamo qui, con tutta questa cura che questa nuova famiglia dell’Einstein ci offre! Noi, come sempre, vi ringraziamo per tutto l’affetto che trasmettete qui in Brasile come da tutto il mondo! Il suo amore per lui, le sue storie e le sue preghiere sono un conforto enorme, perché sappiamo di non essere soli. Ribaltiamo questa stanza in un sambodromo (è uno scherzo), facciamo anche le caipirinhas (non è uno scherzo!! ). Auguriamo a tutti voi che festeggiate, un Natale all’insegna della famiglia, pieno di bambini, pieno anche di piccole scaramucce e con tanto amore e salute! Vi amiamo, vi aggiorneremo la prossima settimana”.