Per Tony Chapron è proprio finita. E’ salita a 8 mesi la sospensione inflittagli per avere sgambettato Diego Carlos nel corso di Nantes-Paris Saint Germain dello scorso 14 gennaio. L’arbitro aveva fatto ricorso contro i 6 mesi che gli erano stati inizialmente comminati e che gli avrebbero impedito di tornare a dirigere nella Ligue 1, visto che a fine campionato, comunque, avrebbe appeso il fischietto al chiodo.
Al 90′ della partita contro i Canarini bretoni, il direttore di gara aveva rifilato uno sgambetto al giocatore di casa Diego Carlos, dopo che quest’ultimo, in maniera fortuita, l’aveva urtato e fatto cadere. Poi aveva espulso il giocatore, a seguito del parapiglia che si era creato.
“Il direttore di gara – spiegava il comunicato – dopo aver visto le immagini, ha scoperto che la sua caduta era stata causata involontariamente. Di conseguenza, ha informato il DTA di aver preparato un rapporto complementare a tale scopo per la commissione disciplinare della LFP”.
La Federcalcio aveva dapprima cancellato la designazione per l’impegno infrasettimanale (Chapron avrebbe dovuto arbitrare Angers-Troyes), per poi convocare l’arbitro alla Commissione Disciplinare della LFP, evento più unico che raro per un fischietto. Il 2 febbraio era quindi arrivata la sanzione di 6 mesi di squalifica, di cui 3 con la condizionale.
Il direttore di gara, definito addirittura “zimbello del calcio mondiale” dall’autorevole quotidiano transalpino, ‘L’Equipe’, dopo essere stato inizialmente sospeso aveva chiesto pubblicamente scusa.
Tony Chapron, veterano dei fischietti francesi (compirà 46 anni nel mese di aprile), aveva iniziato la carriera da arbitro professionista nel lontano 1998. Arrivato in Ligue 1 nel 2004-2005, è stato per molti anni internazionale. La prima partita a lui affidata tra nazionali maggiori (Olanda e Danimarca) arrivò nel 2008, le prime esperienze in Champions League nel 2010-2011. Dal 31 dicembre 2017 non era più membro delle liste internazionali.
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