Per José Mourinho non c’è nell’imminente futuro un posto da occupare sulla panchina che Fernando Santos lascerà vacante. Dopo una notte di riflessione, ecco che la decisione partorita è un secco e prevedibile no al doppio incarico che avrebbe potuto salvare Portogallo e panchina della Roma, oltre che gli accordi stretti con i Friedkin.
- La lunga notte del giudizio per Mourinho e Jorge Mendes
- Clamorosa ipotesi per la Nazionale: idea Mourinho
La lunga notte del giudizio per Mourinho e Jorge Mendes
Entriamo nei dettagli di questa nottata che ha portato giudizio: Jorge Mendes, procuratore di Mourinho, secondo quanto riporta il Corsport ha incontrato con il suo collaboratore Valdir Cardoso, il presidente della federcalcio portoghese Fernando Gomes.
E a loro ha riportato la risposta dell’allenatore della Roma alla possibilità del doppio incarico: Mourinho, adesso, per la persona che è e l’allenatore che vuole continuare a essere non intende accollarsi anche l’impegno della Nazionale, che sarebbe un onore guidare. Ma con altre premesse e, di certo, con altri vincoli.
D’altronde il contratto che lo lega alla società dei Friedkin ha una scadenza nota, quella del 2024 e con questa deadline si potrebbe riflettere seriamente sull’incarico da ct nel post in vista dei prossimi Mondiali che porteranno la data del 2026. Due anni che risultano un tempo utile anche se non inesauribile per plasmare una rappresentativa che, priva di Cristiano Ronaldo (così fosse), andrebbe incontro a un netto intervento da parte del commissario e, dunque, da Mou.
José Mourinho sulla panchina della Roma
Clamorosa ipotesi per la Nazionale: idea Mourinho
In terra natia, un allenatore come José Mourinho che al quotidiano A Bola l’ex nazionale Machete considera il papabile successore, sarebbe assistere al suo ingresso in federazione al sogno.
Un meraviglioso obiettivo che dovrebbe trovare concordi lo Special One e i Friedkin che non hanno certo ingaggiato José per vedersi solo una Conference League tra i trofei. Quale sarebbe, dunque, la possibile e praticabile soluzione da mettere in piedi per consentire di salvare il salvabile e gestire al meglio questo passaggio che indolore non sarà, dopo l’addio a Santos?
L’idea di affidare a Mou, personaggio carismatico e quasi visionario, la guida della Selecao non sarebbe da bocciare a priori: ha un senso, ma tramontata l’ipotesi affascinante e suggestiva del doppio incarico, eventualità intrinsecamente remota, è tutto da rifare.