L’unione tra Georgina Rodriguez e Cristiano Ronaldo trascende la dimensione della mera relazione consegnata, nella forma e nella sostanza, alla narrazione che solitamente si sceglie per una coppia di personaggi pubblici. D’altronde nulla, nell’immagine pubblica del campione lusitano, è assimilabile a uno stereotipo, a un cliché. Il loro legame è sentimentale, ideologico, calcistico, imprenditoriale, spirituale.
La condivisione del dolore più grande, come lo hanno definito nel loro comunicato sia Ronaldo sia Georgina, dopo la perdita del loro Angel, li ha segnati profondamente e uniti nel loro contro il resto del mondo che li osserva dall’esterno. Un mondo che Cristiano ha gestito affidandosi alla sua famiglia, alla madre, alle sorelle e a suo fratello che al pari di Georgina sono i pilastri del suo sistema, reso perfetto dai suoi figli. Anche oggi che in Portogallo, i media sono pronti a schierarsi.
- Georgina, l'uscita del Portogallo dal Mondiale e le lacrime di Cristiano
- Reazione umile di Cristiano Ronaldo, l'ira della sorella
- La critica spietata di Georgina Rodriguez al ct Santos
- Il ritorno di Ronaldo e Georgina dal Qatar
Georgina, l’uscita del Portogallo dal Mondiale e le lacrime di Cristiano
In questo Mondiale, l’addio così farsesco e paradossale del Portogallo, macchiato dallo scontro con il ct non poteva che passare anche per l’account della sua compagna. Un messaggio dalla forte componente comunicativa.
A prescindere dai giudizi sul giocatore Ronaldo, vittima del suo narcisismo e anche della consapevolezza delle sue inevitabili mire in un Mondiale numero cinque che rimarrà la chiosa finale, di questo Cristiano rimarrà la vulnerabilità, la constatazione che anche Cristiano sa mostrarsi fragile davanti al pubblico di detrattori ed estimatori. Ha mostrato le sue lacrime, si è riscoperto umile e responsabile nel suo messaggio rivolto al Portogallo, al suo paese e ai suoi tifosi.
L’uscita di scena di Cristiano Ronaldo
Reazione umile di Cristiano Ronaldo, l’ira della sorella
A rompere un silenzio sulle responsabilità da attribuire al ct Fernando Santos, il quale aveva palesato quanto gli fosse indigesto il comportamento di CR7 e poco incline a superare certe personali convinzioni davanti a simili gesti, è stata per prima la sorella del campione Elma Aveiro, che ha esplicitato quel dissenso sulle sue scelte che era poi prevedibile.
“Hanno ucciso l’uomo, hanno ucciso una nazionale, hanno ucciso una nazione”, ha sancito aprendo poi a un successivo intervento ancora più profondo di Georgina.
Una figura presente, puntuale, misurata ma ferma nel ribadire un ruolo che è assolutamente autonomo e a sé stante, rispetto a Ronaldo e alle sue gesta calcistiche per quanto criticabili e addirittura disdicevoli secondo molti opinionisti che ne hanno evidenziato l’effettiva incapacità di mettere da parte il suo ego al momento opportuno.
La critica spietata di Georgina Rodriguez al ct Santos
Aveva già espresso il proprio dissenso quando il ct portoghese aveva maturato la decisione – forse più per coerenza che per convinzioni concettuali ovvero di schieramento e preparazione – di lasciare in panchina Ronaldo anche nel match degli ottavi contro la Svizzera senza ricercare perifrasi o una certa delicatezza, nonostante il momento già complicato per la nazionale lusitana.
“Oggi il tuo amico e allenatore (Santos, ndr) ha preso una decisione sbagliata – ha scritto infatti Georgina Rodriguez rivolgendosi a Cristiano Ronaldo in un duro post pubblicato sul proprio profilo Instagram al termine di Portogallo-Marocco –. Quell’amico per il quale hai parole di ammirazione e rispetto. Lo stesso che, quando sei entrato in gioco, ha visto come tutto è cambiato, ma era troppo tardi. Il miglior giocatore del mondo, la sua arma più potente, non può essere trattato così”, si legge sul suo profilo da milioni di followers.
Un continuum che ha il senso nella scelta di Georgina, come dell’intero clan Ronaldo, di esplicitare la delusione del fenomeno che ha invece preferito un registro meno marcato, meno accusatorio nei riguardi dell’uomo finito già nello tsunami della contestazione epr le sue scelte, stretto tra le osservazioni sul carattere di CR7 e la necessità di affidarsi ai suoi giocatori migliori in una fase comunque di passaggio, come lo è stato per altre nazionali.
“Non puoi difendere qualcuno che non se lo merita. La vita ci dà lezioni. Oggi non abbiamo perso, abbiamo imparato” ha difatti chiosato la Rodriguez censurando la linea del ct Santos e richiamando Cristiano a una valutazione differente, almeno sul versante pubblico, di quel che è trapelato fino ad ora.
Che sia una scelta di comunicazione, quella di contrapporsi al Pallone d’Oro, da parte di Georgina per non intaccare la sua immagine ma permettendo che la delusione e il rammarico trapelino raccogliendo comunque attorno a sé e al campione quella parte di tifosi che si erano mostrati scettici.
Georgina Rodriguez tifosa in Qatar
Il ritorno di Ronaldo e Georgina dal Qatar
Ha organizzato poi la partenza immediata, con i figli al seguito, facendo rientro in Europa insieme e a un Cristiano prostrato e visibilmente deluso dalle immagini diffuse da A Bola che ha pubblicato contenuti esclusivi sui risvolti che questa uscita di scena porterà. Il titolo di apertura su tutto, lo attesta: “Quel minuto 65”, ovvero quel dettaglio insignificante che cambia il corso degli eventi.
Nelle storie, la Rodriguez saluta a modo suo, dal volo che ha preso con i suoi figli, questa parentesi per quanto amara della loro vita insieme per proiettarsi verso scelte più rilevanti, ora. Che sia l’Arabia, con l’Al Nassr o altro il futuro della sua famiglia sembra definito.
Per Ronaldo, per Georgina, per il loro stare insieme e anche per quel Santos che ha compattato, più oggi che alla vigilia del Qatar, le opinioni dei tifosi.