Quello che i media inglesi chiamato il “processo del secolo” del calcio ha finalmente una data. Manchester City e Premier League avrebbero, infatti, raggiunto l’accordo per dare il via al processo che vedrà i Citizens chiamati a rispondere a oltre 115 accuse di violazione delle regole del FFP per provare a scongiurare il rischio di una pesantissima penalizzazione. La data scelta fa discutere, soprattutto in relazione alla posizione del tecnico dei blue di Manchester, Pep Guardiola. Intanto, l’Everton ha presentato ufficialmente ricorso contro la penalizzazione, ma c’è il rischio concreto di una nuova sanzione.
- City, accordo con la Premier: il processo ha una data
- Il City continua a negare
- Sentenza dopo la scadenza del contratto di Guardiola
- Guardiola al fianco del City
- Il ricorso dell'Everton
- Perché l'Everton è già stato penalizzato
- L'Everton rischia una nuova penalizzazione
- Rischi incalcolabili per il City
City, accordo con la Premier: il processo ha una data
Il City e la Premier League hanno finalmente raggiunto un accordo e fissato una data per il cosiddetto “processo del secolo” del calcio inglese che porta sul banco degli imputati i Citizens. La decisione fa, però, discutere, visti i tempi dilatati del processo, la disparità di trattamento con l’Everton e la particolare coincidenza che riguarda Pep Guardiola.
Il club e la federazione avrebbero, infatti, fissato l’avvio delle discussioni per la fine del prossimo anno. A rivelarlo è la redazione sportiva del Daily Mail, che indica il processo al Manchester City come “probabilmente, il più grande della storia della Premier”.
Il City continua a negare
Le accuse della federazione, in merito alle presunte 115 violazioni dei campioni in carica avvenute in quattordici stagioni, dal 200/2010 in avanti, sono arrivate lo scorso febbraio, anche se l’indagine è aperta già dal 2018. Da allora, il procedimento è proseguito in via altamente confidenziale ed è oggi nella fase di raccolta delle testimonianze. Tra i capi d’accusa mossi ai Citizens rientra anche la mancata collaborazione, con il club continua a negare ogni illecito. Scelta che, in in caso di colpevolezza accertate, potrebbe accrescere sensibilmente la portata delle sanzioni.
Sentenza dopo la scadenza del contratto di Guardiola
Le fonti del DM ipotizzano una conclusione del procedimento non prima del termine della prossima stagione (2024/2025). Una data non banale, visto che coinciderebbe esattamente con la scadenza del contratto che lega Pep Gurdiola al City. Procedendo senza intoppi, il processo potrebbe giungere a un primo verdetto verso l’estate 2025. Ovviamente, tra ritardi ed eventuali ricorsi, i tempi andrebbero a dilatarsi ulteriormente.
Guardiola al fianco del City
Intervenuto recentemente sulla questione, Guardiola ha tenuto la linea del club, schierandosi apertamente al suo fianco:
Fino a prova contraria siamo innocenti. So che la gente al di fuori del City vorrebbe che venissimo puniti, lo so, lo sento… ma aspetterò e vedrò che cosa accadrà. Dopo la sentenza verremo qui a spiegare ogni cosa. Addio in caso di penalizzazione? No, il mio futuro non dipende dal fatto di restare in Premier League o essere retrocessi in Serie C. Anzi, ci sono più possibilità che io resti se ci mandando in C, che se siamo in Champions League.
Il ricorso dell’Everton
In tutto ciò, l’Everton resta al momento l’unica squadra a essere stata punita. Un -10 punti immediato che lo ha costretto in fondo alla classifica di Premier. Attraverso una nota ufficiale, il club di Liverpool ha presentato in queste ore il proprio ricorso contro la gravità della punizione da parte di una commissione indipendente:
L’Everton Football Club ha presentato oggi al presidente della commissione giudiziaria della Premier League il suo ricorso contro la decisione di una commissione di imporre una penalizzazione di 10 punti al club. Verrà ora nominata una commissione di ricorso per esaminare il caso.
Perché l’Everton è già stato penalizzato
Perché l’Everton è stato punito e City e Chelsea no? Semplice, le accuse ai Toffeemen sono state mosse a marzo – solo un mese dopo quelle avanzate al City – e la sentenza è arrivata poche settimane fa e non tra due anni perché, nonostante la cosa abbia fatto infuriare i tifosi dell’Everton, il periodo da prendere in considerazione è limitato al triennio concluso nella stagione 2021/2022 e fa riferimento a una questione legata ai prestiti per il nuovo stadio, non a più bilanci o decine di anni come per il City.
L’Everton rischia una nuova penalizzazione
Inoltre, nonostante il ricorso, i Toffees rischiano seriamente di vedersi comminare una nuova penalizzazione. Il motivo è legato al bilancio relativo alla stagione passata (2022/2023), che il club dovrà presentare entro fine anno. In caso dovessero emergere ulteriori irregolarità, le nuove norme del calcio inglese prevedono che, se “semplici”, le eventuali nuove violazioni delle regole finanziarie siano discusse e affrontate prima della fine della stagione in corso e, di conseguenza, portare a nuove penalizzazioni immediate.
Rischi incalcolabili per il City
Proprio il fatto che si prendano in considerazione le violazioni più “semplici”, rimanda la valutazione sui più complessi casi City e Chelsea. Sì, perché, i Citizens avranno certo rimandato la sentenza, ma rischiano davvero di vedersi infliggere la penalizzazione più pesante della storia della Premier League e del calcio inglese tutto. Ci vorrà del tempo, magari Guardiola non sarà più a Manchester, ma quel che è certo è che quello nei confronti del City potrebbe davvero passare alla storia come il “processo del secolo”.