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Processo alla Juventus, tutti i capi di accusa dei tifosi e le paure di Allegri

Dopo il ko col Milan è crisi acclarata in casa bianconera, c'è la paura di non centrare neanche il quarto posto

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Un incubo. Peggio dell’anno scorso e dei due deludenti anni precedenti. E’ questa la più brutta Juventus da prima che arrivasse Conte a battezzare il ciclo d’oro dei bianconeri. La sconfitta di San Siro col Milan va al di là dell’ennesimo scontro diretto fallito, va al di là dell’ennesima trasferta senza vittorie. E’ il segnale di una confusione totale che le assenze (o gli errori arbitrali) stavolta non bastano a giustificare. Neanche la Juve “virtuale”, senza Di Maria, Chiesa e Pogba, può fare tanto male e il popolo bianconero è sul piede di guerra.

Juventus: Allegri ora ha paura di aver perso la bussola

Se fino alla vigilia della gara del Meazza Allegri continuava ad avere fiducia nella rimonta, ieri sera è apparso desolato e preoccupato. Più che l’esonero, che a questo punto torna ad essere un’ipotesi percorribile per la dirigenza, il tecnico bianconero è preoccupato di aver fallito completamente e teme addirittura per il quarto posto utile per la Champions.

Juventus: I capi d’accusa nel processo

Sono tanti i capi d’accusa che fioccano sulla testa di Allegri e dei giocatori. I tifosi ne identificano tanti: 1) Il gioco non c’è, manca identità alla squadra; 2) Troppi errori individuali, da Vlahovic a Bonucci è stato uno stillicidio anche ieri 3) Tanti punti persi per strada, non basta l’errore del Var nella gara con la Salernitana a pareggiare i conti; 4) La mancanza di reazione. La Juve va sotto e spesso e volentieri sotto rimane, senza la forza di ripartire. 5) La campagna acquisti: l’esempio di Paredes, voluto a tutti i costi da Allegri e lasciato in panchina nel big-match di ieri, è solo uno dei tanti errori commessi in estate per i tifosi.

Juventus: I tifosi non salvano nessuno

Fioccano i commenti sul web: “Ad Allegri manca il buonsenso di capire che ormai è finito e deve ritirarsi”, oppure: “Ve la spiego io la colpa di Allegri che non avendo dato uno spartito è più facile che i giocatori commettano degli errori. Se Dusan avesse compagni vicini su cui scaricare stai tranquilla che sbaglia di meno spero di essere stato chiaro” e ancora: “Al momento qualunque allenatore libero è migliore di lui. Allegri non ci ha capito né ci sta capendo niente. Non sa cosa fare. Non ha la dignità di dimettersi, ma secondo me aspetta l’esonero più di chiunque altro”

C’è chi scrive: “Se prendi i giovani per lanciarli in campo all’85′ non servono a nulla bravi o scarsi che siano. Considerando che con Allegri giocano male persino i campioni non possiamo pretendere nulla dai piccoli” e poi: “Sono tre anni che Cuadrado non è più un giocatore di calcio…pensiamo sempre, sbagliando, che i giocatori siano eterni! Cuadrado, Bonucci e Alex Sandro, insieme ad Allegri naturalmente che li manda in campo, sono alcuni dei problemi della Juventus!”

Un tifoso bianconero ha un sospetto: “Eppure con Nedved ed Arrivabene, la dirigenza ha elementi “di carattere”. Inspiegabile la mollezza della squadra soprattutto a livello mentale. Forse ancora prima di noi sostenitori, sono i giocatori che spingono per un esonero di Allegri”

Infine la chiosa: “Bonucci che non è in grado di dare una spallata. Vlahovic che fa retropassaggi orizzontali Locatelli che piega la testa. Cuadrado che non passa più la palla dopo che non salta più l’uomo. Terzini da squadre medio basse società assente. Continuo?”

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