Sul terreno di gioco, è un momentaccio per il Milan. L’arrivo del neo tecnico Gattuso, al posto di Montella (esonerato dopo il pareggio con il Torino), non ha generato nessuna scossa. Il Diavolo, a Benevento, si è dovuto accontentare di un solo punto. Una società che non decolla e che, a breve, potrebbe “accogliere” nuovi investitori o proprietari.
Secondo quanto riportato dalla Repubblica, ci sarebbe un gruppo arabo, di alto profilo, pronto a farsi avanti in maniera importante. Due le ipotesi attualmente perseguibili. I nuovi investitori potrebbero affiancare l’attuale numero uno rossonero Li Yonghong (condizionato dal pesante debito contratto con Elliott) e diventare una “fonte economica” dalla quale attingere (in cambio di quote societarie) oppure potrebbero decidere di trattare direttamente l’acquisto dell’intero club. Nelle ultime settimane si è chiacchierato molto sulle strategie future di Li Yonghong. L’ingresso di nuovi investitori, in questo caso di matrice araba, potrebbe essere ossigeno puro per le casse rossonere.
Da tempo, gli arabi sono una realtà importante nel calcio. Si pensi a Manchester City e PSG, due società nelle mani di ricchissimi sceicchi e, non a caso, due delle società che hanno investito più soldi sul mercato e con rose milionarie. Il Milan, brand noto in tutto il mondo, potrebbe essere la “nuova sfida araba”. Attenzione anche alla “questione stadio”. Un’eventuale cambio di proprietà potrebbe comportare anche un’accelerata sotto il profilo della costruzione del nuovo impianto del Diavolo. Per ogni società calcistica professionistica, lo stadio di proprietà è, ormai, un imperativo per poter imbastire un progetto economicamente valido. Si vocifera di un possibile ingresso di un gruppo statunitense, interessato alla realizzazione del nuovo impianto sportivo del Milan.
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