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Prost e il ricordo di Senna: "Io e Ayrton come Vettel e Leclerc"

L'ex pilota francese si confessato in un'intervista concessa a Nico Rosberg: "La mia vita è legata a quella di Ayrton, ma la stampa ha sempre preferito lui a me. Come accadde tra Charles e Sebastian".

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Prost e il ricordo di Senna: "Io e Ayrton come Vettel e Leclerc" Fonte: Getty Images

Il duello per il Mondiale 2021 di Formula 1 tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha vissuto momenti di alta tensione e dubbia correttezza in pista, ricordando a molti le aspre sfide degli anni ’80 tra Ayrton Senna e Alain Prost.

Intervistato da un “giornalista d’eccezione”, Nico Rosberg, Alain Prost ha tuttavia avvicinato la propria coesistenza con Senna alla McLaren con un’altra rivalità della storia recente della Formula 1, quella tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc vista in Ferrari nel 2020.

“Già nella prima stagione percepii una preferenza per Ayrton da parte di tutti – ha rivelato Prost – Il pubblico era diviso tra me e Senna e io ero visto come il cattivo. Lui era il giovane talento che stava avanzando, io il pilota più anziano. Un po’ come è successo in Ferrari con Leclerc e Vettel”.

Prost ha comunque voluto sottolineare come il rapporto con Senna fosse via via migliorato e che tuttora il quattro volte campione del mondo sia in contatto con la famiglia di Ayrton:

“La mia vita è legata ad Ayrton. Oggi il Brasile è come la mia seconda casa, ho molti followers da quel paese sui social media e sono ancora in contatto con la sorella di Senna, Viviane. È come se la divisione che esisteva durante la nostra rivalità fosse scomparsa e il lato umano avesse preso il sopravvento”.

“Ayrton si è sempre concentrato sulla nostra sfida. La sua più grande motivazione era quella di battermi, mentre io non ero così concentrato solo su di lui. Per questo, dopo che mi sono ritirato nel ’93, Senna non è più stato più lo stesso. La sua armatura che aveva costruito grazie alla nostra rivalità era sparita e sembrava fragile.

E c’è spazio anche per un retroscena: “Per il 1994 avevo ricevuto un’offerta dalla McLaren, che era passata a Peugeot come fornitore di motori. Due giorni dopo l’ultimo GP della stagione 1993 Senna mi chiamò pregandomi di accettare: ‘Alain, devi rimanere in F1. Nessuno mi motiva tra gli altri piloti come te’. È stato davvero sensazionale”.

 

 

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