Il massimo risultato col minimo sforzo, grasso che cola di questi tempi: l’Italia Under 21 resta a punteggio pieno nel girone F di qualificazione agli Europei di categoria, merito dello striminzito (ma efficacissimo) 1-0 rifilato ai pari età del Montenegro. Gli azzurrini volano a quota 6 punti con due gare disputate, uno in meno rispetto alla capolista Svezia che però è scesa in campo in tre occasioni.
Nicolato schiera Colombo al centro dell’attacco, con Yeboah e Cancellieri a giostrare ai suoi lati. In cabina di regia c’è Tonali (insignito della fascia da capitano), coadiuvato da Samuele Ricci e Udogie. Gli avversari puntano sull’estro di Krstović in avanti.
I montenegrini danno filo da torcere ai costruttori di gioco nostrani, costretti a rinunciare alla fluidità di manovra da due linee molto schiacciate a difesa della porta di Ivezić: un muro quasi invalicabile insomma, che per poco non viene sfondato da Cancellieri e dal suo destro, troppo centrale e arrivato dopo un bel dribbling in azione di ripartenza.Â
Le occasioni latitano da una parte e dall’altra, fatta eccezione per qualche lampo isolato che rischia di spezzare l’equilibrio: Colombo lotta tra le strette maglie avversarie e trova un varco per il tiro, murato dall’uscita di Ivezić sul suo palo.
Per sbloccare il risultato serve un guizzo, puntuale al minuto 53: Bellanova serve Colombo dalla destra, l’attaccante di scuola Milan è bravo a resistere alla marcatura e a scaraventare nel sacco il pallone grazie ad una girata degna di un vero numero 9. Nonostante lo svantaggio, la reazione del Montenegro si limita al solo tentativo dalla distanza di Krstović, intercettato da un reattivo Carnesecchi, fino a quel momento praticamente inoperoso.
Come prevedibile, nel finale si moltiplicano a dismisura gli spazi per la fase offensiva dell’Italia, che però non infligge il colpo del ko con Rovella: il centrocampista di proprietà della Juventus fa tutto bene tranne il tiro scoccato dal limite, graziando così Ivezić che stava già rassegnandosi al raddoppio. Un errore che rischia di costare caro in pieno recupero, quando Krstović lascia partire un missile dai 20 metri sul quale Carnesecchi si dimostra ancora una volta attento.