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Quando Milan-Napoli era il derby Vasino-Necco

Il ricordo commosso di Riccardo Cucchi

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Quando Milan-Napoli era il derby Vasino-Necco Fonte: Facebook

Oggi la figura del giornalista tifoso è un’altra cosa, più urlata, più faziosa. Ma negli anni 80 aveva la faccia paciosa di Luigi Necco e i lineamenti eleganti di Gianni Vasino. Ma anche gli abiti impossibili di Tonino Carino da Ascoli, le cravatte border line di Ferruccio Gard da Verona, l’accento inconfondibile di Marcello Giannini da Firenze e le peripezie dialettiche di Giorgio Bubba da Genova. Erano tutte le “marionette” di Paolo Valenti in quell’indimenticabile teatrino fantastico che era 90esimo minuto. Quando le pay-tv non c’erano e i gol si potevano vedere solo nel pomeriggio alla Rai. Vasino e Necco hanno incarnato per anni la figura del cronista tifoso del Milan il primo e del Napoli il secondo. Faceva parte del gioco.

IL RICORDO DI CUCCHI – E Milan-Napoli diventava così il personalissimo derby tra le due star di 90esimo minuto come ha ricordato oggi con un tweet Riccardo Cucchi: “Oggi mi sono tornati in mente Luigi Necco e Gianni Vasino. Quando #MilanNapoli era anche allegro sfottò e il calcio patrimonio di due eleganti colleghi e dei capannelli di tifosi che li circondavano durante la diretta di “90° Minuto”. Buona partita ai tifosi di #Milan e #Napoli. “.- Tanti i tweet nostalgici (“bei tempi. Necco e Vasino erano simpaticissimi e sempre eleganti. 90° era un piacere seguirlo. Purtroppo i tempi cambiano. Sarebbe bello però tornare a quel garbo e signorilità invece di sentire urla in TV. posso capire l’entusiasmo dei colleghi alla radio…”) ma i più giovani non sanno come nacque questa rivalità. Necco, scomparso di recente, amava raccontare: «Eravamo tutti dei pupazzi nelle mani Paolo. Lui ci dirigeva dosando saggiamente bastone e carota. Io, ad esempio, amavo punzecchiare sempre il collega Gianni Vasino. Si trattava solo di un semplice sfottò campanilistico. Lui seguiva Milan e Inter, le odiate lombarde. Mi piaceva stuzzicare pure Cesare Castellotti collegato da Torino per l’ altrettanto odiata Juventus. Valenti una volta sbottò e ci fece in diretta una lavata di testa: Necco, Vasino e Castellotti, se dovete litigare, telefonatevi».

LE TRE DITA – Di “derby” Milan-Napoli vissuti col sorriso ce ne sono tanti, così come le espressioni leggendarie. La più conosciuta resta Milano chiama, Napoli risponde in occasione di un 3-0 per i partenopei con le tre dita sventolate virtualmente in faccia da Necco a Vasino. “Noi eravamo affiatatissimi, organizzavamo certi scherzi – ricordava Necco – Valenti aveva questa consuetudine di portarci tutti gli anni a Viareggio, in occasione del Carnevale, e una volta che eravamo lì con tutta la squadra io e Vasino mettemmo in giro la voce che in realtà io ero tifoso del Milan e la circostanza era verificabile dal fatto che indossavo le mutande rossonere. Ci cascarono tutti, la Gazzetta mandò pure un’inviata”.

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