Il prossimo 25 febbraio compirà 20 anni, ma di vite sportive ne ha vissute già parecchie Gigio Donnarumma. Predestinato a 17 anni, bluff sopravvalutato a 18 anni, campione che deve crescere ancora a 19 e ora di nuovo Fenomeno del livello di un top-player. Sono bastate le ultime due partite, in cui è risultato tra i migliori in campo nel Milan, a ritoccare lo status del portiere stabiese. E a modificarne il costo del cartellino. Quando neanche era maggiorenne si parlava di cifre esagerate (oltre 80 milioni di euro), poi lentamente la sua quotazione è scesa sempre più e c’è stato un momento in cui i rossoneri – che dovevano far cassa per ragioni di Fair Play finanziario ed obblighi Uefa – avrebbe accettato probabilmente anche 40 milioni per cederlo.
I RECORD – Ora la borsa relativa alle sue “azioni” è in continuo rialzo. Già qualche mese fa la sua valutazione era tornata sui 60 milioni di euro solo per il cartellino ma ora supera i 70-75 milioni. I rossoneri però non hanno alcuna intenzione di venderlo, anzi, è già sul tavolo la proposta per un prolungamento del contratto con rtocco dello stipendio: passare a 7 milioni annui netti dagli attuali sei, prolungando fino al 30 giugno del 2023. a Del resto un motivo ci sarà se da iinizio dicembre a oggi il Milan ha subito solo 4 gol in serie A: nei top 5 campionati europei è un primato condiviso con il Barcellona e nessuna squadra ne ha subiti meno. Inoltre Donnarumma è diventato il quinto giocatore in attività per presenze nel Milan dopo Abate (301), Bonera (201), Montolivo (158), Bonaventura (152), al pari di Pato (150) e a nemmeno 20 anni è già nella top-10 dei portieri con più presenze nella storia del Milan, dopo Abbiati (380), Rossi (330), Dida (302), Lorenzo Buffon (300), Albertosi (233), Compiani (202), Cudicini (183), Rossetti (180) e Zorzan (176).
I CONSIGLI – Tanto per fare un esempio, Buffon alla stessa età di Donnarumma aveva totalizzato un terzo delle sue presenze. Nelle ultime 11 giornate di campionato, Gigio ha incassato soltanto 5 gol e mai più di uno a partita, dunque per sei volte ha lasciato la porta intonsa. Otto, considerando i 2-0 in Coppa Italia, contro Napoli e Samp. Gigio ora è più sereno ed ha cambiato metodologia di lavoro, con l’addio di Alfredo Magni: ora segue alla lettera i consigli di Valerio Fiori e di Gigi Ragno e ascolta i suggerimenti di Pepe Reina. “Deve fare copiaeincolla da Reina” aveva detto tempo fa Gattuso. E la lezione, a quanto pare, è stata imparata a memoria dal “nuovo” Donnarumma.