Il Torino ha bisogno di rivoluzionare il reparto dei suoi trequartisti, il presidente Cairo ha promesso colpi importanti ma nel frattempo il club granata ha concluso una vera e propria scommessa, riportando in Serie A un talento mai pienamente sbocciato, che già conosce il nostro calcio.
Radonjic, talento mai sbocciato in forza al Torino
Si tratta di Nemanja Radonjic, 26enne esterno d’attacco di nazionalità serba, prelevato dall’Olimpique Marsiglia per 4 milioni di euro. Per Radonjic quella al Toro sarà la terza esperienza in Italia dopo quelle vissute con il settore giovanile dell’Empoli e poi con la Roma. Ma andiamo con ordine.
Nemanja Radonjic nasce nel febbraio 1996 a Nis ma si forma calcisticamente nella capitale Belgrado, nella scuola del Partizan. Qui gli insegnanti di calcio dello storico club belgradese si accorgono immediatamente del suo talento: Radonjic è un ragazzo con mezzi fisici importanti, ma è dotato anche di buona tecnica. Soprattutto quando si tratta di calciare in porta col destro, accentrandosi da sinistra: ecco perché lo sistemano immediatamente sulla fascia mancina, in posizione offensiva.
Radonjic e i precedenti in Italia
Nel 2013, quando è il momento di firmare un contratto da professionista col Partizan, Radonjic però rifiuta e si trasferisce in Romania, all’Academia Hagi, il settore giovanile del Viitorul Costanza. Il suo nome inizia a circolare tra i talent scout europei, anche italiani: il primo club a muoversi per lui è la Roma, che lo schiera da non tesserato nel Torneo di Viareggio del 2014. Lui gioca tre partite e segna un gol. La Roma non dà poi seguito al suo interesse, così è l’Empoli a muoversi per Radonjic, che nel settembre 2014 si trasferisce in Toscana, dove però la sua crescita è frenata da problemi di ambientamento.
L’Empoli non lo vuole più, la Roma torna sotto e paga la bellezza di 4 milioni di euro per il suo cartellino: Radonjic ha solo 18 anni e zero presenze anche con la Primavera dell’Empoli. La scommessa dura poco, Radonjic non trova spazio e il club giallorosso gli prepara le valigie: a gennaio 2016 viene spedito in prestito in patria, al Cukaricki, dove resta per una stagione e mezzo e inizia a mostrare sprazzi del suo talento.
Il ritorno in patria di Radonjic e l’esperienza al Marsiglia
Firma 4 gol e 7 assist in 27 presenze, abbastanza da attirare l’attenzione della Stella Rossa, che lo acquista per 4 milioni di euro dalla Roma, e della federazione serba: il 14 novembre 2017 esordisce con la sua nazionale nell’amichevole pareggiata 1-1 con la Corea del Sud. Con la Stella Rossa Radonjic finalmente esplode, segnando 7 gol e servendo 8 assist nella stagione 2017/18 e, soprattutto, realizzando ben 4 reti nei preliminari di Champions dell’estate 2018.
Un exploit che attira il Marsiglia: i francesi pagano 12 milioni di euro per il suo cartellino. Dopo una prima annata convincente in Ligue 1 (segna 5 gol partendo quasi sempre dalla panchina), Radonjic vede calare il suo rendimento e così il Marsiglia se ne disfa, mandandolo in prestito prima all’Hertha Berlino (da febbraio a giugno 2021) e poi, nella scorsa stagione, al Benfica.
Sia in Germania che in Portogallo Radonjic non lascia il segno, nonostante mostri sprazzi del suo potenziale. Potenziale su cui è pronto a puntare il Torino: chissà che il calcio heavy metal di Juric non riesca a esaltare le doti di questo trequartista tutto istinto.