Il mondo del calcio continua a essere in fermento. La polemica se riprendere o meno il campionato è solo una delle tante, a gettare nuova benzina sul fuoco ci ha pensato ieri Romelu Lukaku.
L’attaccante dell’Inter ha infatti rivelato che a gennaio gran parte della squadra era ammalata: “Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre, siamo tornati e giuro che 23 su 25 giocatori erano malati. Non è uno scherzo. Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori ha dovuto lasciare il campo. Non siamo stati testati per il virus in quel momento, quindi non lo sapremo mai con certezza”.
Il tweet
A scatenare ancora di più la polemica sono stati due tweet del giornalista di TeleLombardia, Fabio Ravezzani: “sono dichiarazioni sconvolgenti, quelle di Lukaku. Se davvero a gennaio 23 giocatori su 25 dell’Inter avevano sintomi simili al Covi il club aveva il dovere di farlo presente, almeno a inizio marzo quando si risaliva ai casi sospetti di gennaio. Oppure ha detto una sciocchezza. Se fosse vero, il club avrebbe dovuto effettuare dei tampini a inizio marzo e non vedo perché non farlo. Pertanto credo che Lukaku abbia detto una fesseria. Ora si impone una precisione del club”.
Le reazioni
Ovviamente non sono mancate le reazioni sui social. Da una parte i tifosi dell’Inter arrabbiati per le insinuazioni, dall’altra quelli della Juve che restituiscono al mittente le accuse dopo il caso Rugani: “Lei appena vede i colori nerazzurri deve subito far polemica”, scrive Marco, tifoso interista. “Direttore io la stimo, ma quello che scrive non è sostenibile – dice Erion – Il 26 gennaio le influenze e i raffreddori si trattavano con i protocolli di sempre. Il primo caso accertato in Italia risale al 31 gennaio a Roma”.
E c’è chi vede nelle parole di Ravezzani un deciso attacco all’Inter: “La Juve ha fatto andar via i suoi giocatori in piena quarantena ma va tutto bene”, scrive Giovanni. E Mitch chiede chiarezza: “Quanto tempo ci metteranno a insabbiare questa notizia”. Sui social è vera e propria battaglia tra le tifoserie: “Sono bravi gli interisti a nascondere le cose, come le telefonate nel periodo di farsopoli”.