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Calcio femminile: giocatrice denuncia insulto razzista durante Alessandria-Torino Women, la FIGC apre un'inchiesta

L’episodio nel campionato di Eccellenza del Piemonte: Awa Sylla, calciatrice della squadra di casa, ha raccontato di essere stata offesa da un’avversaria nel corso della gara

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Il razzismo fa capolino anche nel calcio femminile: Awa Sylla, giocatrice dell’Acf Alessandria, ha denunciato di aver subito un insulto di matrice razziale da parte di una calciatrice del Torino Women nel corso della gara valida per il campionato di Eccellenza del Piemonte.

Calcio femminile, insulto razzista in Acf Alessandria-Torino Women

Nuovo episodio di razzismo per il calcio italiano, stavolta in una partita femminile: a denunciarlo la giovane Awa Sylla, giocatrice classe 2005 dell’Acf Alessandria, squadra iscritta al campionato di Eccellenza del Piemonte. Sylla ha raccontato a Il Piccolo di Alessandria di essere stata oggetto di un insulto di stampo razziale da parte di una giocatrice del Torino Women, rimasta per ora anonima.

L’insulto razzista rivolto a Sylla in Acf Alessandria-Torino Women

Sylla ha spiegato di aver subito l’insulto razzista nel finale di partita, con il punteggio di 2-1 in favore dell’Acf Alessandria. La giocatrice, che aveva firmato il gol del momentaneo 1-1 nel primo tempo, ha avuto uno scambio di vedute con un’avversaria, poi ne è intervenuta una seconda, che l’avrebbe offesa. “Dopo un contrasto con una calciatrice ospite, ci siamo scambiate un paio di parole – ha raccontato Sylla a Il Piccolo – ma con toni corretti. Ben diverso il comportamento di un’altra calciatrice del Torino, che si è avvicinata e mi ha apostrofata con un ‘stai zitta n…a di m…a’”.

Acf Alessandria-Torino, l’arbitro non ha sentito l’insulto razzista

A quel punto Sylla s’è rivolta all’arbitro. “Gli ho chiesto se aveva sentito. Mi ha risposto di no, ma che ne avremmo parlato a fine gara”, ha dichiarato la calciatrice dell’Afc Alessandria. Ma a fine partita il confronto con l’arbitro non c’è stato. “Credo che non sia ammissibile essere offesa per il colore della pelle, mi auguro che la Federazione prenda provvedimenti“, ha poi concluso la giovane calciatrice.

Razzismo nel calcio femminile: la Figc apre un’inchiesta

Sul caso è subito intervenuta la Procura federale della FIGC che ha deciso di aprire un’indagine sulla vicenda della calciatrice dell’Alessandia, Awa Sylla, che dovrebbe essere ascoltata dagli ispettori della Federcalcio nelle prossime ore.

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