Per vincere un campionato occorre solo una cosa: fare più punti delle rivali, ne basta anche uno solo per conquistare lo Scudetto, ma l’impresa è tutt’altro che semplice. Basti pensare che nell’era dei tre punti e campionato a venti squadre, in Serie A solo Milan, Juventus e Inter hanno alzato il titolo.
Allargando la visione a tutte le edizioni del massimo campionato italiano e scorrendo gli annali è possibile (ri)scoprire squadre entrare nella leggenda, capaci non solo di imporsi sulle avversarie mettendo tutte in riga al termine della stagione, ma di compiere vere e proprie imprese, cavalcate trionfali culminate, ovviamente, con la conquista dello Scudetto e impreziosite da record di punti impressionanti.
- La formula della Serie A
- Scudetti da record nell’era dei tre punti
- Record di punti con formulazioni differenti
La formula della Serie A
Prima di approfondire il dato statistico e addentrarci nella classifica è importante chiarire come non tutti i campionati disputati fin qui abbiano fatto riferimento alle medesime regole e avuto le stesse conformazioni, per numero di squadre partecipanti e punti assegnati in caso di vittoria. Dal 1898, quando il Genoa vinse la prima edizione assoluta, imponendosi in un mini torneo a quattro squadre disputato interamente l’8 maggio, contro Ginnastica Torino, Internazionale Torino e Torinese, a oggi, le cose sono decisamente cambiate.
La prima grande rivoluzione arriva nella stagione 1929-1930 con l’adozione del girone unico a livello nazionale su incontri di andata e ritorno. Da allora, l’impostazione è cambiata soltanto nel numero di squadre che, negli anni, è passato da 16 a 18 e, dal 2004-2005, conta 20 formazioni al via. Altro cambiamento è quello relativo al numero di punti assegnati per una vittoria che, a partire dalla stagione 1994-’95 prevede 3 punti, rispetto ai 2 precedenti.
Dal 1924-1925, a chi conquista il campionato è concesso di sfoggiare sulla propria divisa lo stemma dello scudetto tricolore. Nel 1958, viene introdotta una stella permanente alla squadra capace di vincere dieci scudetti. Il primo club a fregiarsi di questo blasone è la Juventus, nella stagione 1957-1958. I bianconeri sono anche l’unica squadra capace di conquistare la seconda e, poi, la terza stella, dopo aver vinto il ventesimo e trentesimo titolo. A uno scudetto dalla seconda stella ci sono il Milan e l’Inter.
Scudetti da record nell’era dei tre punti
Considerando solo i risultati del campo e tralasciando, quindi, le penalizzazioni e le vicende giudiziarie passate alla storia come Calciopoli, nell’era dei tre punti solo una volta una squadra è riuscita a sfondare i 100 punti in una singola stagione, la Juventus nel 2013-2014. Il muro dei 90 è, invece, stato raggiunto altre sei volte. Protagonista, anche in questo caso, la Juventus, che ci è riuscita in quattro occasioni consecutive, dalla stagione 2015-2016 a quella 2018-2019. Gli ultimi due campionati conquistati con oltre 90 punti sono stati vinti dall’Inter (2006-2007 e 2020-2021).
Scudetti conquistati con 90 punti o più
- 102 punti – Juventus (2013-2014)
- 97 punti – Inter (2006-2007)
- 95 punti – Juventus (2017-2018)
- 91 punti – Juventus (2015-2016 e 2016-2017), Inter (2020-2021)
- 90 punti – Juventus (2018-2019)
La Juventus dei 102 punti
La stagione 2013-2014 consacra la Juventus di Antonio Conte nella leggenda. Dopo il purgatorio della cadetteria del 2006-2007, i bianconeri, che hanno già conquistato due titoli, mettono in bacheca anche il terzo scudetto consecutivo, quello della terza stella, che prosegue un dominio incontrastato che durerà per ben nove anni, fino al 2019-2020.
In quella stagione, i bianconeri staccarono la seconda in classifica, la Roma, di 17 punti, chiudendo a 102 punti con 33 successi (di cui dodici consecutivi), tre pareggi e due sole sconfitte. La Juventus fu anche la squadra con il miglior attacco e la migliore difesa: 80 le reti rifilate agli avversari, appena 23 quelle concesse. Punta di diamante di quella fantastica squadra era l’argentino Carlos Tevez, che mise a segno 19 gol. Sedici marcature anche per Fernando Llorente.
A completare quella corazzata un centrocampo di muscoli, classe ed eleganza con interpreti del calibro di Andrea Pirlo, Paul Pogba e Arturo Vidal. Esperienza, fisicità , cattiveria e un amalgama perfetto spostandosi in difesa. Davanti a quello uno dei portieri più forti della storia, Gigi Buffon, agiva, infatti, un muro composto da Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci. Sulle fasce la spinta dello svizzero Stephan Lichtsteiner e del ghanese ex Udinese Kwadwo Asamoah.
Dominio Inter nel post-Calciopoli
La stagione 2006-2007 è caratterizzata dalle conseguenze del terremoto Calciopoli, che ha costretto la Juventus a ripartire dalla cadetteria, assegnato penalizzazioni e stravolto la Serie A. L’Inter, che si era appena vista assegnare a tavolino il campionato precedente, va all-in con una campagna acquisti da capogiro che permette di conquistare tre scudetti consecutivi (quattro con quello deciso dal giudice).
Sulla sponda nerazzurra del Naviglio, sotto la guida di Roberto Mancini, arrivano campioni in uscita dalla Juventus del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira, difensori straordinari come il fresco campione del Mondo, Fabio Grosso e un certo Maicon. In attacco, oltre a Ibra, si vede il ritorno di Hernan Crespo. Senza contare che in squadra erano già presenti campioni come Adriano, Luis Figo, Dejan Stankovic, Javier Zanetti, Esteban Cambiasso, Alvaro Recoba, Ivan Ramiro Cordoba, Walter Samuel, Maxwell, Marco Materazzi e il portiere Julio Cesar.
Insomma, si era al cospetto di una delle squadre più forti mai costruite. Una corazzata che, al termine della stagione, chiusa con largo anticipo, conquistò 97 punti, staccando la Roma di ben 22 lunghezze. Per i nerazzurri 30 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta, con il miglior attacco (80 reti) e la terza miglior difesa (34 gol subiti), al pari della Roma e dietro a Lazio (33) e Fiorentina (31).
La Juve e l’infinito duello con il Napoli di Sarri
La stagione 2017-2018 vive di un serratissimo duello tra il Napoli di Maurizio Sarri e la Juventus di Massimiliano Allegri. Gli azzurri chiusero con ben 91 punti che, però, non furono sufficienti per tornare a vincere il titolo dopo quello conquistato nel ’90. I bianconeri, nonostante la sconfitta nello scontro diretto in casa, arrivarono, infatti, quattro lunghezze sopra, a 95 punti, conquistando il loro 33esimo scudetto.
A trascinare la banda di Allegri al successo fu la coppia d’attacco argentina composta da Paulo Dybala e dall’ex Napoli, Gonzalo Higuain. Ma l’intuizione che permise al tecnico livornese di scombinare le carte in tavole fu l’impiego da esterno d’attacco di Mario Mandzukic. Il bomber ex Bayern Monaco giocò una stagione sontuosa diventando un jolly imprescindibile nello scacchiere tattico bianconero.
Ma la Juve aveva in rosa anche campioni come l’altro ex Bayern, Douglas Costa, il campione del mondo Sami Khedira e il futuro campione del mondo, Blaise Matuidi. E, poi, il talento di Miralem Pjanic, la solidità difensiva assicurata ancora dalla BBC (Barzagli, Bonucci, Chiellini), la garanzia tra i pali di Buffon (con un certo Wojciech Szczesny secondo di lusso e protagonista per un buon numero di gare) e, sulle fasce, la corsa di Alex Sandro e Lichtsteiner. Una Juventus che chiuse con il secondo miglior attacco (86 gol segnati) e la miglior difesa (24 reti subite).
Record di punti con formulazioni differenti
Queste le migliori tre di sempre, ma per completezza di informazione, è importante anche andare ad analizzare i più larghi successi ottenuti nelle differenti formule in cui la Serie A è stata disputata, in base a numero di squadre partecipanti e punti per vittoria. Nell’era dei due punti, la Juventus vinse il titolo nel 1976-77 (16 squadre) conquistando ben 51 punti sui 60 totali a disposizione. L’Inter si impose nel 1988-1989 (18 squadre) lasciando per strada solo 10 dei 68 punti disponibili, mentre il Grande Torino ne fece 63 su 76 nel ’46-’47 (20 squadre) e concesse il bis con 65 punti su 80 la stagione seguente, l’unica disputata a 21 squadre. Con i tre punti in palio, invece, oltre alla già citata Juventus dei 102 punti, troviamo il Milan 2003-2004 che, nel girone a 18 squadre conquistò 82 punti sui 102 totali possibili.