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Renica: Finalmente è uscita fuori la verità su Maradona

A un giorno dall'anniversario della morte di Maradona, Alessandro Renica accoglie con gioia l'intervista di Ottavio Bianchi a Il Messaggero e scatena i social

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

L’ex difensore del Napoli degli scudetti, Alessandro Renica, si toglie una bella soddisfazione e sui social, riprendendo l’intervista rilasciata da Ottavio Bianchi a Il Messaggero a un giorno dall’anniversario della morte di Diego Armano Maradona, si scaglia contro i detrattori del suo immenso compagno di squadra:

Finalmente si ristabilisce la verità!! Diego si allenava molto anche di più di tutti noi. Nessuno deve permettersi di denigrare un uomo generoso buono e amorevole, lo abbiamo amato tutti perché era impossibile non amarlo e voi tifosi partenopei lo avete capito e amato come tutti noi perché avete colto i suoi valori e la sua generosità!! E rimarrà per sempre il nostro “Diego”Amazon e la sua serie raccontate la verità sarebbe meglio bugiardi!!!

Maradona, la verità di Ottavio Bianchi

Nella sua bella e intensa intervista, l’ex allenatore del Napoli ha infatti sbugiardato quanti accusassero il Pibe de oro di allenarsi male e poco, rivelando invece come, invece con Maradona accadesse il contrario:

Gli dicevo: Diego adesso basta allenamento, vatti a fare la doccia, siamo qui da due ore. E lui niente. Dicevano che Diego si allenasse poco e male: frottole. Semmai il contrario. Non voleva uscire mai dal campo, si divertiva troppo. E pur di non tornare negli spogliatoi, si metteva in porta a parare. Anche se pioveva a dirotto e c’era tutto fango, anzi meglio, si tuffava con più gioia: me lo voglio ricordare così, allegro, che si rotola nelle pozzanghere mentre è quasi buio, e ride felice col sua palla, almeno lì lontano dalle pressioni mostruose che aveva. Il mio povero Diego.

Poi, Bianchi prosegue:

Ma ho avuto la fortuna di godermelo, e me lo ricordo così, nella sua genuinità. Con me e con i suoi compagni era un uomo eccezionale, spontaneo. Bastava dargli il giocattolo, la palla, e andava in estasi, era pura gioia. Era un genio e un uomo semplice. E si allenava da matti, perché più uno è un asso più lavora, come i grandi musicisti.

Maradona, i tifosi applaudono Renica

Su Facebook, fioccano i commenti e i followers sono tutti con Renica. C’è chi scrive: “Ben detto Alessà” e ancora: “Grazie Alessandro, parlano in troppi che non sanno niente“, “Alessandro eri, sei e sarai sempre il nostro campione, testimone della verità“, “Chi ha vissuto a Napoli quei tempi sa bene la verità! Grande Alessandro“, “Potranno parlare in eterno, lui sarà sempre irraggiungibile“, “Sottoscrivo ogni tua Virgola carissimo Alessandro, chi meglio di te può essere testimone cosa era nello spogliatoio e in fondo la sua anima nobile ! Penso che per quanto riguarda il campo ci sia poco da dire! Onore a te“.

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