Il lungo periodo sabbatico di Max Allegri continua. L’ultima panchina del tecnico livornese risale al 26 maggio 2019, quando la sua Juventus già campione d’Italia fu sconfitta dalla Sampdoria. Da quel momento il tecnico vincitore di sei scudetti in Serie A ha avuto numerosi abboccamenti in particolare con club esteri, senza però riuscire a trovare l’accordo finale. Più volte avvicinato al Paris Saint-Germain durante l’era di Thomas Tuchel, da tempo in discussione, l’approdo di Allegri in Francia non si è alla fine concretizzato e l’erede del manager tedesco è stato individuato in Mauricio Pochettino .
Eppure, come riporta Le Parisien, Allegri era il candidato numero uno per allenare Neymar e compagni, forte della stima del dt Leonardo , ma tutto è saltato per un paio di importanti motivazioni. La prima è legata alle richieste d’ingaggio dell’ex di Milan e Juventus , pari a 12 milioni netti. Decisamente troppi per il Psg, alle prese anche con la buonuscitada riconoscere a Tuchel, sotto contratto fino al prossimo giugno per 7,5 milioni netti.
A far sfumare definitivamente l’affare, tuttavia, sarebbero state anche le perplessità di parte dello spogliatoio del Psg sulla possibilità che Allegri potesse dare qualcosa in più rispetto a Tuchel. Ecco quindi che la scelta finale è caduta su Pochettino, favorito da due variabili. In primo luogo la conoscenza dell’ambiente, avendo militato da giocatore nel Psg per due stagioni, seppur molto lontane nel tempo, tra il 2001 e il 2003, prima di giocare per un anno nel Bordeaux, secondariamente l’ aspetto linguistico , conoscendo già il francese rispetto ad Allegri.
Una motivazione che può sembrare poco importante considerando il ridotto numero di giocatori francesi presenti in rosa, ma che alla fine ha fatto pendere la bilancia dalla parte del manager argentino, pronto quindi a tornare nella mischia poco meno di un anno dopo l’esonero subito dal Tottenham nel novembre 2019, con il chiaro obiettivo di mantenere la superiorità del Psg in patria dopo sette titoli nazionali consecutivi e soprattutto di conquistare l’agognata Champions League dopo la finale persa lo scorso agosto contro il Bayern Monaco.
Anche Pochettino è fresco di delusione in Champions, avendo perso la finale 2019 contro il Liverpool alla guida degli Spurs. Per Allegri, che di finali di Champions ne ha perse due con la Juventus, non resta che aspettare un’altra chiamata da una big delusa, magari l’Arsenal, che ha però scacciato la crisi grazie alla vittoria sul Chelsea nell’ultimo turno di Premier.