L’immagine, mostrata in diretta tv, di un un bambino con la maglia del Napoli indossata “al rovescio” al Franchi durante Fiorentina-Napoli aveva indignato tutti, scatenando proteste e polemiche. Il bimbo, accompagnato dal padre, era allo stadio nel settore dei tifosi viola e la scena non è passata inosservata. Già in passato era capitato di vedere ultrà costringere i tifosi di squadre avversarie a nascondere le loro magliette e l’episodio del Franchi sembrava l’amara ciliegina su una torta già avariata dai cori razzisti, dagli inni per il Vesuvio e contro i napoletani e dagli insulti per tutta la gara a Spalletti.
- Spalletti aveva criticato duramente i tifosi della Fiorentina
- Mano morbida del Giudice Sportivo sulla Fiorentina
- Cosa è successo con il bimbo con la maglia al rovescio
- Gli steward hanno imposto al bimbo di mettere la maglia al rovescio
Spalletti aveva criticato duramente i tifosi della Fiorentina
Il tecnico azzurro, nel suo sfogo post-partita in cui aveva chiarito la sua lite a fine partita con alcuni tifosi aveva bacchettato duramente la tifoseria della Fiorentina: ” Qua è sempre così. Ti insultano dal primo all’ultimo minuto, dicono robe assurde con i bambini a due metri che li guardano così. Tutta la partita “e tu mamma, la tua mamma”, mia mare ha novant’anni. Ci sono i professionisti della maleducazione che vanno avanti per novanta minuti”,
Mano morbida del Giudice Sportivo sulla Fiorentina
Per il Giudice Sportivo però tutto quello che è successo al Franchi meritava solo una multa di 15mila euro anche se la Digos ha identificato il tifoso che ha colpito con uno schiaffo Spalletti e che ora rischia un Daspo.
Cosa è successo con il bimbo con la maglia al rovescio
Sul caso del bimbo con la maglia del Napoli al rovescio però le cose sono andate diversamente. A chiarire tutto è il padre del ragazzo, Francesco, come si legge da un post Facebook di un suo amico. Il piccolo Gioele era entrato al Franchi con la maglia nel verso giusto nel settore Maratona ma nessun tifoso fiorentino presente allo stadio ha creato problemi al piccolo, che ha solo sei anni.
Gli steward hanno imposto al bimbo di mettere la maglia al rovescio
L’unico problema – si legge – lo hanno creato gli steward del servizio d’ordine, ha spiegato Francesco, che sin dall’ingresso allo stadio imponevano con modi non sempre cortesi, di coprire le magliette del Napoli con altri indumenti o girarle al contrario. Francesco, da padre, si è rifiutato: era la prima partita allo stadio di Gioele ma lo steward in questione ha più volte, in momenti diversi, cercato di imporre al bimbo di coprire la maglietta del Napoli.
Molti tifosi, fiorentini ovviamente ma non solo si sono schierati dalla parte di Francesco e Gioele, altri hanno allontanato Gioele quando il papà discuteva con lo steward (che ha anche più volte chiamato i suoi capi e, dice Francesco, anche la prefettura). Alla fine Gioele ha visto la partita con la maglia del Napoli ma al rovescio.