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Rezza, Lotito, Cairo: Bufera social, non si salva nessuno

Polemiche sul web per la guerra sulla ripresa del campionato

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Rezza, Lotito, Cairo: Bufera social, non si salva nessuno Fonte: ANSA

Una risatina sguaiata dopo una battuta fuori luogo, la guerra intestina tra il partito del “si deve giocare” e quello che spinge per non riprendere i campionati, le offese reciproche che in questi giorni si susseguono (basti pensare al botta e risposta Cellino-Diaconale tra ragli d’asini e insulti vari): il panorama del mondo del calcio (e in parte di quello della politica) risulta sempre più avvilente per i tifosi e i cittadini. L’ultimo screzio si è consumato dopo la consueta conferenza stampa di riepilogo dell’emergenza sanitaria.

Le parole di Rezza

Sull’opportunità di far riprendere il campionato, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico (Cts), prima si è concesso una battuta (“Io sono romanista, quindi manderei tutto a monte…”), poi è entrato nel merito della questione: “Il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione. Qualcuno ha proposto un monitoraggio stretto sui calciatori, con test quasi quotidiani, a me sinceramente sembra un’ipotesi un po’ tirata. E poi siamo quasi a maggio… e dovessi dare un parere tecnico non sarei favorevole. Poi sarà la politica a decidere”.

Lo scontro tra Lazio e Torino

Le parole di Rezza hanno convinto il presidente del Torino Cairo (“ha ragione, impossibile riprendere”) e irritato il portavoce della Lazio Diaconale: “Alle volte il tifo colpisce anche gli scienziati e dà alla testa… Scienziati che sarebbero molto più utili se invece di occuparsi di queste cose trovassero un modo per fronteggiare efficacemente il virus. Gli scienziati facciano gli scienziati e non i tifosi.E sarebbe davvero auspicabile che, invece di alimentare polemiche calcistiche di cui non si sente il bisogno, si dedicasse ogni energia alla ricerca di una cura o di un vaccino che possa arrestare il contagio”.

Le reazioni dei tifosi

Sul web è tutti contro tutti: “Il tifo ottonebra il piccolo cervello di Diaconale e Lotito. Rezza è un eminente professore ISS. PUNTO. Usate il cervello se ne avete” o anche: “Una cosa delle tante dette da Diaconale non ho capito: perché il vaccino deve trovarlo Rezza se il grande virologo è Lotito?”.

Veleni e polemiche viaggiano sul filo del web: “Il dottor Rezza spera che il campionato non riparta più, visto la sua fede giallorossa e la paura che la Lazio possa lottare per il tricolore” o anche: “Deve salvare il Torino dalla serie B. Non penso che Cairo parli per altri motivi”.

Quanti tamponi

C’è chi osserva: “Ma come per i calciatori per farli giocare le 120 partite che mancano ci vorranno 12.000 tamponi mal contatti e per la gente che muore da sola in casa non ci sono?” o anche: “Come facciamo se il 20 giugno un giocatore risulta positivo? Può succedere. Diversi giocatori sono risultati positivi e speriamo siano guariti. È un nuovo virus. Quali sono i protocolli per essere sicuri che possano riprendere in sicurezza? Rezza ha ragione”.

Attacchi arrivano nei confronti di tutti: “Diaconale è improponibile, ma la battuta di Rezza (non le sue legittime dichiarazioni e preoccupazioni, ma la battuta a corredo) se la poteva e doveva risparmiare” e infine: “Si critica Rezza per una battuta sgradevole (e ci può stare) e poi pretendono la ripresa del campionato o dicono “non si scherza col calcio” come se si offendesse qualcosa di sacro. Capisco che il calcio sia importante a livello economico e sociale, ma così è troppo”.

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