Il primo match point scudetto se lo procura Perugia. Che bissa il 3-1 di gara 1 sul proprio campo, spinta dai 4.986 del PalaBarton e un po’ agevolata da una prova insolitamente sottotono di Monza, che per due set fa una fatica matta a iscriversi alla partita, salvo poi riemergere dal nulla e costringere la Sir a vincere una partita che aveva praticamente già in pugno al quarto set. Dove anche una volta il proscenio se lo prende Wilfredo Leon: il capitano entra, attacca, martella al servizio e chiude i conti. E così facendo regala a Perugia la prima opportunità per chiudere i conti già domenica prossima all’Opiquad Arena (ore 18).
- Primi due set senza storia: domina Perugia
- Monza non muore mai: Loeppky e Maar sono vivi
- La carta Leon: il PalaBarton ai suoi piedi
- Eccheli si prende la reazione: "In gara 4 sarà diverso"
Primi due set senza storia: domina Perugia
Pensare che queste potrebbero essere state le ultime giocate di Leon davanti al pubblico di Perugia potrebbe scendere già la lacrimuccia. Lorenzetti si tiene il jolly per quando più serve: Monza con la solita caparbietà aveva obbligato la Sir a rimandare i propositi di grandeur, volgendo a proprio favore un terzo set che sembrava oggettivamente in mano degli umbri, “traditi” da un videocheck che ha mostrato come l’attacco di Lopekky sul 17-14 avesse toccato appena la linea dei 9 metri, evitando che la Mint scivolasse a -4.
Episodio che di colpo ha ribaltato l’inerzia di una partita altrimenti sempre in mano dei Block Devils, devastanti al servizio nel primo set (5 ace, due di uno scatenato Plotnytskyi) e molto precisi anche in attacco. Cachopa le prova tutte per tenere i brianzoli in linea di galleggiamento, ma è tutto vano, anche perché solo Loeppky dimostra di essere sul pezzo. Il PalaBarton trattiene il fiato solo quando Giannelli s’accascia al suolo dopo un contatto involontario sottorete: la caviglia destra si gira, lui aspetta un po’ e poi si rialza, rianimando il pubblico di casa. Un’ora scarsa e la partita pare segnata. Ma dall’altra parte della rete c’è sempre Monza.
Monza non muore mai: Loeppky e Maar sono vivi
Che nel terzo comincia meglio e scappa sul 9-7, massimo vantaggio di serata, subito vanificato da un muro di Flavio (5 di serata per lui) e il terzo di Plotnytskyi. Perugia capisce che è il momento si accelerare e scappa di nuovo, sospinto dagli attacchi di Ben Tara. Ma quella chiamata sull’attacco di Loeppky cambia tutto: Maar aumenta i giri del motore, la Sir alza per un attimo il piede dall’acceleratore e la Mint si procura due palle set.
La prima l’annulla facilmente l’attacco di Perugia, la seconda Ben Tara dopo uno scambio al fulmicotone, con Cachopa che ispira tre opportunità per chiudere. Alla fine però è un nastro sul servizio di Maar a offrire a Monza l’opportunità di allungare la partita al quarto. Dove Ben Tara comincia con due muri, e dove Perugia tiene sempre il muso avanti, anche quando Takahashi (meno luci che ombre nella sua serata) riporta la Mint a -1.
La carta Leon: il PalaBarton ai suoi piedi
Si va avanti tra errori al servizio e attacchi vibranti, ma Lorenzetti ha la carta giusta da estrarre: spedisce in campo Leon che lo ripaga subito con un attacco e poi, soprattutto, con un turno al servizio imperiale, dove con due ace e altri due formidabili servizi che mandano in crisi la ricezione brianzola spaccano letteralmente in due la partita.
La chiusura è tutta per Ben Tara, MVP del match, ma Perugia ancora una volta l’ha vinta di squadra e adesso può legittimamente pensare di chiudere i conti all’Opiquad Arena. Dove servirà un’altra impresa dei ragazzi di Eccheli per evitare un finale altrimenti già segnato.
Eccheli si prende la reazione: “In gara 4 sarà diverso”
Eccheli che pure a fine match qualcosa di buono da questa serata è sembrato trovarla: “La reazione avuta nel terzo set, dopo due parziali oggettivamente molto al di sotto delle nostro possibilità. Sembrava la classica partita da 3-0 in un’ora e poco più, invece abbiamo lottato e reagito, costringendo Perugia a rivincere l’incontro al quarto. Chiaro che noi Leon in panchina non lo abbiamo, così come il fatto che stasera la Sir ne aveva più di noi, ma questa serie non è finita e sono sicuro che domenica sarà tutta un’altra storia”.
Quella che si attende pure Lorenzetti: “Avevo pronosticato di finire a gara 5, dunque mi tengo in media. Bravi noi nei primi due set a martellare al servizio, poi come abbiamo allentato un attimo la presa, subito Monza c’è saltata addosso. Questo significa che domenica ci attenderà un’altra battaglia, sicuri che la serie sia tutt’altro che segnata”.
Parla anche Leon, anche un po’ emozionato per quella che, se Perugia vincesse gara 4, sarebbe stata la sua ultima gara davanti al pubblico bianconero: “Bravissimi a vincere una partita non facile. Nei primi due set abbiamo giocato da grande squadra, ma Monza ha saputo reagire e rifarsi sotto. Domenica sarà tutta un’altra storia, ma siamo contenti di arrivare alla partita nelle migliori condizioni possibili”.