Calciopoli, atto infinito. Sono passati 14 anni ma il più grande scandalo della storia recente del calcio italiano non è ancora archiviato. Dopo i continui ricorsi della Juve per l’assegnazione dello scudetto 2006 ecco entrare in ballo anche uno dei “protagonisti” di quella vicenda che in questi anni è rimasto spesso nell’ombra. Si tratta dell’ex ad bianconero Antonio Giraudo.
La triade famosa
Giraudo era la terza anima della famosa triade della Juve, assieme a Luciano Moggi e Roberto Bettega, ed ora anche lui ha presentato ricorso.
Le motivazioni del ricorso
Secondo quanto asseriscono i suoi legali a suo danno sarebbe stato violato l’articolo 6 della Convenzione, che garantisce l’accesso a un tribunale precostituito per legge e il diritto ad un giusto processo, per aver consentito alle federazioni sportive la creazione di giurisdizioni disciplinari non “precostituite per legge”, che hanno lasciato al ricorrente e ai suoi avvocati soltanto 7 giorni per predisporre le difese, lasso di tempo insufficiente anche solo per la semplice lettura di un fascicolo di oltre 7000 pagine.
Il parere di Pistocchi
Anche Maurizio Pistocchi, da sempre in prima linea contro Calciopoli, scrive su twitter: “Il diritto alla difesa deve sempre essere garantito, a tutti. Anche se Giraudo si lamenta della giustizia sportiva ma si dimise dal CDA della Juventus il 10 maggio 2006, proprio per non essere più un tesserato”.
L’indignazione sul web
Fioccano pareri di rabbia sui social: “Anche i ladri presi con le mani nella marmellata hanno il diritto di difendersi dopo 15 anni…” oppure: “Poveretti! Che pena! I protagonisti del peggior scandalo della storia dello sport mondiale (dopo aver tentato di manipolare persino le intercettazioni) si umiliano a milioni di inutili ricorsi ricevendo solo milioni e milioni di bocciature. Vergognosi!” o ancora: “Impiegheranno più tempo a smettere di ridere che rispondere”.
La difesa degli juventini
Nutritissimo però il gruppo dei tifosi bianconeri che si schiera dalla parte di Giraudo e Moggi: “Spero che entrambi i ricorsi siano complementari e riportino ( se fosse mancato) il rispetto dello stato di diritto in Italia e nel mondo del calcio con tante strane dichiarazioni di “incompetenza” o anche: “Non mollate mai Direttore”.
E’ un fiume in piena di reazioni: “Dovevate farli il giorno dopo che scoppiò lo scandalo, chissà che le squadre da retrocedere forse erano 2…” oppure: “Là verità su farsopoli Noi la sappiamo , poi c’è chi fa finta di non saperla, c’è chi non la vuole sapere ma alla fine dì tutto li guardiamo sempre tutto dall’alto” e infine. “Se c’è da sperare qualcosa è solo dall’Europa. Siete stati vittime di un complotto diabolico”.