Una discussione di tre ore sul futuro della serie A, svariando su diversi temi, dal campionato a 18 squadre ai rapporti club–agenti: è quanto avvenuto in Figc nell’incontro tra il presidente Gabriele Gravina, i rappresentanti della Lega Calcio e numerosi dirigenti delle società della massima serie, intervenuti per l’occasione. Tra loro anche Urbano Cairo, che ha attaccato il Governo Meloni per l’abolizione dei benefici fiscali del decreto Crescita.
- Incontro tra Gravina, Lega Calcio e presidenti della Serie A
- Incontro Figc-Lega Calcio: i dirigenti di Serie A presenti
- Serie A: Cairo furioso col Governo Meloni per il decreto Crescita
Incontro tra Gravina, Lega Calcio e presidenti della Serie A
Il presidente della Figc Gabriele Gravina, la Lega Calcio, rappresentata dal presidente Lorenzo Casini e dall’a.d. Luigi De Siervo, e numerosi presidenti dei club del massimo campionato si sono dati appuntamento alle ore 11 di stamattina nella sede della Federcalcio per iniziare a discutere della riforma della serie A. Un meeting durato tre ore e giudicato positivamente dai partecipanti: sul tavolo diversi temi, dal campionato a 18 squadre al problema degli stadi fino ai rapporti tra le società sportive e gli agenti dei calciatori.
Incontro Figc-Lega Calcio: i dirigenti di Serie A presenti
Per le società di serie A erano presenti dirigenti di Inter, Juventus, Roma, Lazio, Atalanta, Bologna, Fiorentina, Torino, Verona, Sassuolo, Lecce, Empoli, Salernitana e Frosinone. L’impressione dopo il primo incontro è che le parti abbiano intenzione di dialogare e collaborare, come spiegato alla Gazzetta dello Sport dal presidente della Salernitana Danilo Iervolino. “Se la riforma dei campionati si farà? Ci stiamo provando – ha detto il dirigente granata -. Sicuramente la questione delle promozioni e delle mutualità è una questione ad ampio raggio che deve trovare anche qui una convergenza, non solo all’interno delle squadre di serie A ma anche di quelle della Lega Pro e Serie B, quindi ci stiamo provando. In base a una proposta che abbiamo abbozzato secondo me ci possiamo riuscire, una riforma portata avanti dal presidente Gravina che troviamo comunque molto intelligente”.
Serie A: Cairo furioso col Governo Meloni per il decreto Crescita
All’uscita dall’incontro con Gravina, il presidente del Torino Urbano Cairo è tornato all’attacco del Governo Meloni, accusato di aver danneggiato il mondo del calcio eliminando i benefici fiscali del decreto Crescita per le società sportive. “Sembra quasi che ci sia la volontà del Governo di affossare il calcio, è incredibile – le parole di Cairo – Lo Stato non dà il minimo aiuto, avete visto cosa è successo con il decreto crescita che era un vantaggio anche per il Paese. Togliendolo si è penalizzato il calcio senza avvantaggiare nessuno. Poi c’è il tema del betting che vale 16 miliardi di euro e dal quale noi non prendiamo un centesimo. Infine gli stadi: ci sono squadre che li vogliono fare ma non ci riescono”.