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Rivoluzione F1: tutte le novità tra direzione gara e rapporti con le scuderie

Dopo i tanti casi della scorsa stagione, tra penalità e sanzioni discusse e tardive, il presidente della FIA aveva annunciato novità: i nuovi incarichi di Steve Nielsen e Nikolas Tombazis

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Il Mondiale 2022 di Formula 1 è stato meno “avvelenato” rispetto all’edizione precedente essenzialmente perché nella seconda parte della stagione il dominio della Red Bull si è fatto schiacciante, in concomitanza con il crollo delle prestazioni della Ferrari.

Tuttavia lo scarso pathos con il quale Max Verstappen ha bissato il titolo di 12 mesi prima, conquistato invece nell’”inferno” di Abu Dhabi, non deve far passare in secondo piano le tensioni che si sono respirate all’interno del Circus anche nell’edizione del Mondiale che l’olandese ha fatto propria con largo anticipo in Giappone.

La Formula 1 e le polemiche su penalità e sanzioni: la FIA volta pagina

Anzi, proprio le modalità con le quali Super Max si è trovato a festeggiare lo scorso ottobre sul podio di Suzuka possono tranquillamente essere definite a metà tra il paradossale e il kafkiano, con il pilota della Red Bull ignaro di avere vinto il Mondiale pure nel momento in cui stava rilasciando le interviste post GP dal momento che l’ufficialità del successo aritmetico è arrivata solo diversi minuti dopo la bandiera a scacchi, complice la penalità di cinque secondi inflitta con colpevole ritardo dai commissari a Charles Leclerc per il taglio di chicane che gli aveva permesso di sorpassare Sergio Perez.

Una situazione piuttosto anomala, acuita dal fatto che solo sette giorni prima a Singapore lo stesso messicano, al termine di un “consiglio” durato svariate ore, fu graziato dai commissari (appena cinque secondi di penalità) per non aver rispettato la distanza di sicurezza dalla Safety Car, infrazione che a Vettel in Ungheria costò un drive through.

Nulla di paragonabile, comunque, rispetto al caso “planetario” che decise il Mondiale 2021 a favore di Verstappen e ai danni di Lewis Hamilton, destinato a restare nella storia della Formula 1 e costato a tutti gli effetti il posto all’allora commissario Michael Masi, poi sostituito da Niels Wittich e Eduardo Freitas, protagonisti di una strana alternanza terminata a favore di Wittich proprio dopo il GP del Giappone, al termine del quale Freitas fu giubilato.

La FIA “strappa” Steve Nielsen a Liberty Media: ecco il nuovo direttore sportivo

Ad ogni modo proprio con l’obiettivo di dare una svolta alle tempistiche delle decisioni della commissione e di rendere più comprensibili alcune decisioni della stessa, durante le vacanze invernali la Fia aveva anticipato novità importanti in vista della stagione 2023 proprio per quanto riguarda il proprio organigramma interno. Ebbene il presidente Mohamed Bin Sulayem, già alle prese con il braccio di ferro con F1 e Liberty Media relativo ai possibili ingressi di nuove scuderie all’interno del Circus a partire dal 2025, è stato di parola. Nella giornata di mercoledì 18 gennaio è stato infatti annunciato l’arrivo di un nuovo direttore sportivo all’interno della Federazione internazionale.

Si tratta di Steve Nielsen, professionista che ha, non a caso, una comprovata esperienza nel mondo dei motori. Il 58enne ingegnere britannico vanta una lunga carriera tra Lotus, Tyrrell, Benetton, Honda, Arrows, Renault, Caterham, Toro Rosso e Williams, prima di diventare nel 2017 direttore sportivo della Formula 1: ora lo stesso incarico Nielsen lo ricoprirà per la FIA e quindi proprio per questo la sua nomina appare come una scelta strategica per mediare i rapporti con Liberty Media, dal momento che nelle sue competenze rientreranno la supervisione di tutte le questioni sportive, compresi i futuri aggiornamenti del Regolamento Sportivo e un possibile ingresso all’interno della direzione di gara, anticipato dalla rivista specializzata Auto, Motor und Sport, Steve Nielsen potrebbe entrare anche nella Direzione Gara, con la chiara missione di dare a quelle sanzioni e penalità quella coerenza persa nelle ultime stagioni.

F1, nasce la figura del direttore monoposto: tocca all’ex Ferrari Nikolas Tombazis

Ma non finisce qui, perché la nuova era all’interno della FIA in fatto di nomine interne da parte dello stesso Ben Sulayem prosegue con la creazione di una nuova struttura generale. A Nikolas Tombazis sarà infatti affidato il ruolo di direttore delle monoposto.

L’ingegnere greco, che vanta un passato alla guida del team tecnico di Formula 1 della FIA dal 2018 e di supervisione dello sviluppo e dell’implementazione della revisione dei regolamenti 2022, oltre che in Ferrari in due riprese, a fine anni ’90 come aerodinamico nell’epoca dei trionfi con Ross Brawn, e poi tra 2006 e 2014, prima del noto e “misterioso” licenziamento, è quindi destinato a ricoprire un ruolo chiave ma non meno importante di quello di Nielsen nei rapporti con le scuderie.

“Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – le prime parole di Tombazis dopo la nomina – Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore”.

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