A UEFA.com, Abraham ha analizzato la semifinale di Conference League tra la Roma e il Leicester: “Loro hanno uno stile di gioco simile al nostro, sfruttano molto il contropiede. Hanno centrocampisti di qualità e giocatori molto veloci, ma dipende solo da noi stessi. Se ci crediamo e siamo in giornata, siamo in grado di battere chiunque. Sarà un’emozione tornare in Inghilterra, anche perché potrò dimostrare cosa ho imparato in Italia e credo che verrà a vedermi tutta la mia famiglia”.
A proposito di Conference League, Abraham punta a diventarne il capocannoniere: “Avrei dovuto segnare di più, ma ora voglio vincerla per rafforzare ancora di più il legame con i tifosi. C’è stato quello scivolone contro il Bodø/Glimt, ma non ci siamo lasciati distrarre. Siamo tornati più affamati di prima e abbiamo vinto la più importante delle quattro partite”.
Sul tecnico giallorosso José Mourinho, Abraham ha speso bellissime parole: “L’ho sempre considerato una figura paterna e secondo lui questo è il posto migliore per me in questo momento. ‘Preferisci restare in Inghilterra, dove piove sempre, o venire al sole a Roma?’, ha esordito così quando mi ha chiamato la prima volta. Abbiamo riso, ma poi mi ha chiesto che intenzioni avessi seriamente. Lui sa quando ci sono con la testa e quando dormo un po’. Sa guidare davvero la squadra e ispirarla a volere di più. Quando dobbiamo svegliarci, ci pensa lui. Quando giochiamo bene, ci fa i complimenti ma vuole ancora di più”.