L’affare Malcom-Roma è sfumato a causa della ripicca di un agente. O almeno è questo quello che fa intendere Leonardo Cornacini, uno dei procuratori del brasiliano passato al Barcellona, in una intervista a Tuttomercatoweb.
“La verità è che abbiamo deciso di non portare Malcom in giallorosso perché la Roma non si è comportata bene con noi. Stavamo lavorando all’operazione Fuzato. Che è un nostro calciatore. Poi la Roma l’ha fatta chiudere ad un altro agente, contro il quale, è bene precisarlo, non abbiamo nulla”.
“Una ripicca? Sì. Esatto. Dispiace dirlo, ma è così. La Roma si era comportata male con noi dieci giorni prima con l’affare Fuzato. E abbiamo ricambiato con lo stesso comportamento. Visto l’atteggiamento assunto nei nostri confronti abbiamo deciso, insieme a Malcom, che la destinazione migliore non fosse quella giallorossa. E poi sempre nello stesso affare Malcom, Monchi aveva coinvolto altri intermediari. Oggi comunque Malcom è felice di essere un nuovo rinforzo del Barcellona”.
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