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Roma, Mourinho contro i tifosi: "La gente non capisce, parlo a fine stagione"

Il tecnico dei giallorossi: "Complimenti a tutti, spirito di gruppo fantastico"

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Alla Roma è bastato un gol dell’acquisto del mercato invernale, Ola Solbakken, per battere il Verona nel posticipo dell’Olimpico e confermare il terzo posto in classifica a pari merito con il Milan, a -2 dall’Inter seconda.

I giallorossi, senza diversi big come Dybala e Pellegrini, e orfani di Abraham dopo appena un quarto d’ora per un colpo al volto, dopo il fischio finale si sono abbracciati in mezzo al campo, con José Mourinho che ha voluto esprimere con un discorso tutta la sua soddisfazione per la vittoria che riscatta parzialmente l’immeritata sconfitta di Europa League a Salisburgo. Lo Special One nel post gara ha poi spiegato il motivo del suo gesto, rifilando una bordata ai tifosi presenti allo stadio Olimpico.

Mourinho: “Squadra speciale, ma la gente non lo capisce”

“Il cerchio a centrocampo nel finale di gara? Erano i complimenti a tutti quelli che hanno vinto, ed hanno vinto tutti. Penso solo che mancavano Dybala e Darboe, più Abraham in ospedale. Tutti erano lì ed hanno vinto loro con uno spirito di gruppo fantastico – ha spiegato Mourinho -. Abbiamo giocato molto bene, se così si può dire, contro una squadra come il Verona che non ti fa costruire”.

Quindi arriva la stilettata al pubblico dell’Olimpico: “E’ stata una vittoria meritata dei ragazzi, che hanno fatto un grande sacrificio, in tanti avevano giocato in Austria e molto rientravano da un infortunio o non giocavano da più mesi. Solbakken sta imparando e non sta ancora bene fisicamente, El Shaarawy sta giocando al limite delle sue forze: la gente non dà a questa squadra ciò che merita“.

Mourinho: “Fischiano Bovo che è più tifoso di loro”

L’Olimpico era sold out: “Dipende da quello che è il sold out. Se è come il Bodo, lo stadio vince da solo. Come oggi, è veramente un peccato vedere un ragazzo che perde un pallone, e riceve i fischi. La gente non capisce la dimensione di quello che stiamo facendo. Se guardano i terzini destri, non c’è né Cafù nè Maicon. Bove io lo porterei in braccio ogni giorno, tifa la Roma più di loro, quando è arrivato stava per andare in serie B, ora gioca titolare nella Roma”.

Mourinho ne ha anche per i giornalisti: “Voi non aiutate, tutti gli altri sono fenomeni mentre noi vinciamo solo perché abbiamo fortuna o segniamo su palla inattiva. Io non ho bisogno di parole belle, i giocatori sì. Oggi hanno vinto i giocatori e un po’ di curva. Io mi scuso della mia posizione perché non è da allenatore, dovrei essere criticato io dai tifosi, ma io devo proteggere i miei ragazzi”.

Roma, Mourinho: “Avrò tanto da dire a fine stagione”

L’allenatore portoghese ha concluso così il suo sfogo: “Se la squadra sta performando di più di quello che mi aspettavo? Parliamo a fine stagione, che avrò tanto da dire. Ora non è il momento di parlare. Non ho mai dato un’intervista da quando sono arrivato, parlo a voi, prima e dopo la partita, perché sono obbligato a farlo. Magari sbaglio, ma magari devo aspettare fino alla fine”.

Roma, Mourinho contro i tifosi: "La gente non capisce, parlo a fine stagione" Fonte: Getty Images

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