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Roma-Verona 1-0 pagelle: Solbakken si prende l'Olimpico. Karsdorp senza benzina. Fedayn in curva Sud

Esordio dal 1' da sogno per il norvegese che decide l'incontro e si gode la standing ovation dello stadio. Per i giallorossi tredicesimo successo in campionato e terzo posto in classifica

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Successo di misura della Roma sul Verona: 1-0, decide Solbakken. Al cospetto dei giallorossi feriti e incerottati, i veneti si presentano a tratti con la sciabola – cercando di sfruttare l’emergenza giallorossa – e a tratti con l’acqua ossigenata, allentando i ritmi fino a fare il gioco dei capitolini, che mettono cuore e grinta e sfruttano a dovere la grande occasione costruita al 45′. Colpo di tacco di Spinazzola per la punta norvegese che sugella il suo esordio con un diagonale da applausi. Olimpico ai suoi piedi.

Con la tredicesima vittoria in 23 partite, capitolini terzi in classifica a pari punti con il Milan: 44 punti fatti, precedono solo Inter a quota 47 e Napoli (62), con i partenopei che ormai fanno competizione a parte

Roma in emergenza: Dybala out, Abraham a denti stretti per 15′

Josè Mourinho e l’infermeria: tocca fare i conti con due defezioni pesanti, quella di Paulo Dybala e di capitan Pellegrini, che portano il tecnico a chiedere a Tammy Abraham di stringere i denti. Schierare un attacco completamente rivoluzionato è stato un rischio che l’allenatore non si è sentito di correre, dovendo già fare i conti con l’esordio dal 1′ di Solbakken e con lo schieramento di Bove nell’11 titolare. Ma il sacrificio di Abraham dura 15′: Tammy non ce la fa, largo a Belotti.

Qualora occorressero motivazioni supplementari per riscattare la sconfitta di misura rimediata nell’andata del play off contro il Salisburgo e per tenersi aggrappata alla zona Champions League, la Roma ha potuto beneficiare delle buone notizie – in chiave giallorosse – arrivate nel primo pomeriggio da Bergamo dove si è registrata la sconfitta inattesa dell’Atalanta, battuta in casa dal Lecce.

Mourinho e Karsdorp: pace fatta

Josè Mourinho e Rick Karsdorp sanciscono definitivamente la pace con l’esterno tornato non solo a disposizione del tecnico ma schierato dal 1’ dopo oltre tre mesi di guerra, poi diventata tregua e, infine, chiusa con il lieto fine.

Era il 9 novembre 2022 quando, al termine di Sassuolo-Roma (finita 1-1), il portoghese aveva apertamente contestato il comportamento dell’olandese, attribuendogli buona parte di responsabilità per una partita che la Roma non era riuscita a vincere.

Mourinho lo aveva messo ufficialmente sul mercato, Karsdorp ha prima dato seguito al muro contro muro minacciando di adire le vie legali e chiedendo la cessione, poi, col passare dei giorni, si è messo a disposizione del club fino a riscrivere la storia. Reintegro e fiducia del tecnico: entrambi pronti a riscrivere un capitolo nuovo.

Fonte:

Roma-Verona, c’è anche Rick Karsdorp a esultare con i compagni dopo l’1-0

Allerta sicurezza: l’ordinanza del Questore

Misure di controllo rafforzate per Roma-Verona: a determinare la misura, decretata con una ordinanza della Questura, è la paura che, tra gli ultras della Roma, possa innescarsi una escalation di violenza – anche interna alla curva Sud – in seguito all’episodio che, da ieri pomeriggio, sta facendo il giro del web: lo striscione sottratto ai Fedayn Roma, uno dei gruppi storici del panorama ultras italiano, e dato alle fiamme dal gruppo Delije della Stella Rossa nel corso del match contro il Cukaricki.

Gli ultras Delije e lo striscione dei Fedayn

Sabato 18 febbraio 2023 resta una data significativa per l’universo delle tifoserie più calde: sono in molti a sostenere che si tratta di uno spartiacque dopo il quale nulla sarà più come prima. L’episodio accaduto allo stadio Rajko Mitić è emblematico e viene trasversalmente indicato come l’inizio di una escalation di violenza che potrebbe coinvolgere le tifoserie di tutta Europa.

Quando gli ultras del Delije hanno issato, capovolto, lo striscione precedentemente sottratto ai Fedayn del Quadraro, l’arcano di chi fossero stati i responsabili del gesto ha avuto risposta. Non solo: dopo aver mostrato un secondo striscione, in cui ai Fedayn veniva contestato di aver scelto “amicizie sbagliate”, hanno cominciato a dargli fuoco con i fumogeni.

Di fatto e seguendo le logiche ultras, con tale atto è stata scritta la parola fine su uno dei gruppi storici, non solo in casa Roma ma nell’universo calcistico in generale. Capire come avrebbero reagito gli stessi Fedayn è diventato ulteriore elemento di cronaca.

I Fedayn entrano in curva Sud: applausi di tutto lo stadio

Eccola la reazione dei Fedayn: ci sono anche senza vessillo, compatti e coesi, a occupare la consueta porzione di curva Sud. L’Olimpico intero gli tributa un applauso lunghissimo che si è trasformato in standing ovation mentre l’inno del gruppo è stato intonato all’unisono da tutto lo stadio raccogliendo l’incipit fatto partire da tutta la curva che lo ha fatto riecheggiare per minuti.

Roma-Verona 1-0: la diretta live testuale della gara

Fonte:

Roma-Verona, la partita di Abraham dura 15′. Per lui infortunio al volto

Roma-Verona gli highlights della partita

Al 10′ il primo sussulto del match: Abraham steso al limite dell’area, fallo di Duda con la Roma che reclama il calcio di rigore. Sozza, in ottima posizione, dice no: solo punizione.

Al 15′ Abraham dà forfait, non riesce a proseguire. Al suo posto Andrea Belotti.

Al 18′ Verona pericoloso con Lazovic innescato da Duda: conclusione al volo che Rui Patricio blocca in due tempi.

Al 22′ conclusione di El Shaarawy deviata da Magnani, facile presa per Monitpó.

Al 34′ ammonito per proteste Josè Mourinho.

Al 38′ giallo pesantissimo per Chris Smalling che, diffidato, salterà il match contro la Cremonese del 28 febbraio.

Fonte:

Roma-Verona, Solbakken esulta dopo la rete del vantaggio

Al 45′ il vantaggio della Roma: Spinazzola serve di tacco Solbakken il cui diagonale non lascia scampo a Montipò.

Al 10′ della ripresa conclusione dalla distanza di Ngonge che termina alto sopra la traversa.

Al 21′ della ripresa conclusione da buona posizione di doig, una deviazione di Cristante salva Rui Patricio.

Al 24′ della ripresa conclusione su punizione di Duda, Rui Patricio allontana con i pugni.

Al 44′ della ripresa miracolo di Montipò: angolo di Zalewski, sponda di Ibanez per Belotti che colpisce a botta sicura ma il portiere con un riflesso mette in corner

Le pagelle di Roma-Verona

Solbakken migliore in campo per distacco, bene nella Roma anche El Shaarawy, infaticabile, Smalling e Spinazzola che sta mostrando grandi segali di crescita. Da rivedere Karsdorp: bene per voglia e carattere ma gli manca il ritmo partita. Nel Verona, Tameze e Lazovic provano a trascinare i compagni, Lasagna il peggiore.

Le pagelle della Roma

  • Rui Patricio 6,5: un solo intervento degno di nota in un primo tempo che amministra con semplicità. Parata in due tempi su Lazovic. ripresa di gestione ordinaria.
  • Mancini 6,5: la fascia di capitano lo esalta ancora di più sebbene, oggi come altre volte, abbia mostrato grande continuità e incisività in un reparto che si conferma al quarto posto per minor reti subite, solo 19.
  • Smalling 6,5: il carattere non gli manca mai, la grinta è quella di sempre e riesce a gestire con grande esperienza l’intero reparto arretrato.
  • Ibanez 6,5: a volte si accoda a Smalling, altre volte è il baluardo che contribuisce a interrompere sulla tre quarti i fraseggi offensivi dei veneti.
  • Karsdorp 5,5: il figliol prodigo è tornato in un momento di grande necessità. Ha ritrovato una Roma acciaccata che ha contribuito ad aiutare nel migliore dei modi: non è al massimo della condizione, gli manca il ritmo partita ma in fatto di abnegazione, stasera, non è stato secondo a nessuno.
  • Cristante 6,5: ordine e geometria anche se a tratti soffre il pressing sopite e spegne l’interruttore. Gli va riconosciuta, tuttavia, la gara di grande sacrificio.

    Fonte:

    Roma-Verona, Edoardo Bove dal 1′. Prova sufficiente per lui

  • Bove 6: cresce on il passare dei minuti dopo un avvio incerto. Bene in copertura, meno puntuale nell’accompagnare l’azione e dare seguito al fraseggio.
  • Spinazzola 6,5: asssit al bacio per il vantaggio giallorosso, arrivato in un momento strategicamente importantissimo, a fine primo tempo. Non è ancora il fattore in grado di spezzare la partita ma la condizione sta tornano brillante e comincia a scorrazzare in lungo e in largo per tutta la fascia.
  • Solbakken 7,5: ci mette tutto. Anima, fisico, tecnica, disciplina. Spina nel fianco della difesa ospite, il gol è una perla che gli consente di far esplodere l’Olimpico. Tutto per lui.
  • El Shaarawy 7: è una molla, scatta e sguizza, scivola tra le maglie della difesa scaligera e apre varchi per i compagni. Preziosissimo.
  • Abraham sv: stringe i denti pur di giocare ama la sua partita dura 15′ per un infortunio al volto.
  • dal 15′ pt Belotti 6,5: una certezza è che il Gallo non si tira mai indietro. L’altra è che fa gioco di squadra come pochi altri attaccanti. La terza, però, è che la vena realizzativa s’è persa da qualche parte e non riesce più a ritrovarla.
  • All. Mourinho 7,5: fa di necessità virtù ma la solfa non cambia. Roma cinica, a tratti stasera anche piacevole, soprattutto grazie alla velocità di El Shaarawy e all’ottimo debutto di Solbakken. La regola, tuttavia, è la stessa di sempre: chiusi dietro e pronti a colpire. 1-0, 13esima vittoria, terzo posto e quarta difesa meno battuta. Va benissimo così.

Le pagelle del Verona

  • Montipò 6: Solbakken lo sorprende in occasione del gol, non è chiamato a grandi interventi.
  • Coppola 6: qualche difficoltà nel corpo a corpo, per il resto ha senso della posizione e non commette sbavature.
  • Hien 5,5: soffre i movimenti di El Shaarawy e fatica in più di una circostanza a contenere lo strapotere fisico di Solbakken, che si muove lungo tutta l’area avversaria.
  • Magnani 6: tenta anche la sortita offensiva sebbene la lungimiranza gli suggerisca di badare alla difesa. Prova sufficiente.
  • Depaoli 6: vorrebbe ma non può. Vorrebbe sfondare e salire con più costanza ma dalla sua parte c’è Spinazzola che lo costringe a un attento lavoro di copertura.
  • Tameze 6,5: quantità e qualità. partono dai suoi piedi le azioni più pericolose degli ospiti.
  • Duda 6: si mette in regia e adempie al compito con efficacia. Mette paura quando calcia da fermo ma trova di fronte un Rui Patricio attento.
  • Doig 6: compito più agevole rispetto a quello di Depaoli perché Karsdorp col passare dei minuti si spegne per stanchezza.
  • Ngonge 5,5: tanta volontà ma meno efficace di quanto ci abbia abituato. Qualche errore di misura e qualche disattenzione.
  • Lazovic 6: cerca di far salire la squadra e di fare leva sul fisico. Mobile, reattivo ma quasi mai pericoloso.
  • Lasagna 5: avulso dalla manovra, spesso si isola e altre volte non riceve palloni giocabili. Il peggiore del Verona.
  • All. Zaffaroni 5: non gli si chiedeva la vittoria e nemmeno di fare punti a tutti i costi ma, a fronte di una Roma in difficoltà, il suo Verona ha fatto troppo poco. Serviva una prestazione di maggiore coraggio, non è arrivata.

ARBITRO: Sozza di Seregno

Fonte:

Roma-Verona 1-0, i giallorossi celebrano la vittoria e il terzo posto in classifica

Il calendario della Roma in campionato e in Europa

L’appuntamento più importante della stagione europea giallorossa è imminente: 23 febbraio, Stadio Olimpico, fischio di inizio alle 21. In programma la sfida di ritorno del play off di Europa League che contrappone gli uomini di Mourinho al Salisburgo: l’andata si è chiusa con il vantaggio minimo degli austriaci che possono, di rimando, puntare anche sul pareggio.

Sarà la chiave di volta della Roma versione Europa e l’esito del match potrebbe sena dubbio avere – in un senso o nell’altro – ripercussioni psicologiche anche in ottica campionato. Gli impegni nella massima competizione nazionale riprendono il proprio corso il 28 febbraio con la trasferta di Cremona cui farà seguito un trittico di gare più che impegnative: il 5 marzo in casa contro la Juventus, il 12 marzo si vola in Emilia per affrontare il Sassuolo e il 19 marzo l’attesissimo derby contro la Lazio che beneficerà del supporto del pubblico amico.

Prossime partite e calendario completo della Roma

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