Giornata di vigilia per la Roma di José Mourinho. Dopo il successo per 3-1 nell’esordio in campionato contro la Fiorentina, la formazione giallorossa si prepara alla gara di ritorno dei playoff di Conference League.
Dopo il 2-1 conquistato in Turchia, i capitolini affrontano allo Stadio ‘Olimpico’ il Trabzonspor: in palio c’è la qualificazione alla fase a gironi.
Tocca a Mourinho presentare la gara. Lo ‘Special One’ interviene in conferenza stampa per parlare dei temi caldi in vista del match di ritorno contro la formazione turca, parlando anzitutto della situazione della sua squadra.
“Nelle prime partite ho cercato di dare minuti a tutti, abbiamo bisogno di giocare. In questo momento non si possono fare tanti cambi”.
“Per noi è difficile, sono appena arrivato. C’è tanto da migliorare e lavorare. Anche oggi abbiamo provato una situazione che a me personalmente non è piaciuta nella partita contro la Fiorentina, ereditata dalla gestione precedente. Non è una critica a Fonseca, anzi. Chi verrà dopo di me sentirà lo stesso, perché ognuno ha le proprie idee. Servirà tempo”.
“Il rumore dei nemici? Il nemico è solo il Trabzonspor e da venerdì sarà la Salernitana. Ora non siamo in condizione di dire quale sarà il nostro obiettivo e chi saranno i nostri nemici. Dobbiamo svilupparci nel tempo, siamo solo in condizioni di dire: ‘vogliamo cercare di vincere ogni partita’. Il focus sarà sempre sulla prossima”.
In Conference League non ci sarà il Var fino alla finale. Un argomento su cui Mou non è particolarmente critico.
“Ho detto già prima della prima partita che ci dobbiamo adattare un po’, continuo a pensare che il goal del Trabzonspor all’andata fosse fuorigioco. Avere almeno la Goal Line Technology è un miglioramento. Capisco le difficoltà per l’UEFA, ci sono squadre di tanti paesi con stadi senza condizioni tecnologiche. Si deve accettare e deve far crescere tanti paesi che sono in Europa per la prima volta. Il Var è solo in finale? Speriamo di arrivarci”.
Elogio anche per Lorenzo Pellegrini e per la sua duttilità.
“Pellegrini può fare tutto, se ci fossero tre Pellegrini giocherebbero tutti e tre. È un giocatore molto funzionale, può adattarsi a diversi ruoli. È intelligente, capisce il gioco”.