José Mourinho inizia la sua esperienza alla Roma con una vittoria alla prima uscita ufficiale con i giallorossi. Finisce infatti 2-1 per gli ospiti la sfida di Trebisonda contro il Trabzonspor. A firmare il successo dei capitolini sono Pellegrini e Shomurodov. Per i padroni di casa, infarciti di ex giocatori della Serie A, il temporaneo pareggio di Cornelius.
Nell’attesa di Abraham, Mourinho si affida a Shomurodov unica punta, con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan alle sue spalle. Ma è il Trabzonspor a creare il primo pericolo, manco a dirlo, è una vecchia conoscenza nostrana: Hamsik, che serve Djaniny (Ibanez mura la sua conclusione). Quindi lo slovacco spaventa di nuovo la retroguarda giallorossa su iniziativa di un ex: Bruno Peres.
Rui Patricio però regge il colpo, e nega anche il gol a Nwakaeme, autore di un coraggioso tentativo da posizione defilata. La Roma sembra fuori dalla partita, ma si risveglia improvvisamente a pochi minuti dalla mezz’ora: Mkhitaryan addirittura trova la via del gol, ma la marcatura non è convalidata per un suo precedente fallo di mano.
Pellegrini e Karsdorp ci provano ancora per la Roma, Rui Patricio è bravo sul tentativo di Hamsik. E il primo tempo si conclude senza reti, preludio a una ripresa invece scoppiettante. Dopo una prima occasione non sfruttata in contropiede da Zaniolo, infatti, i giallorossi si portano in vantaggio.
È il minuto 55, e proprio Zaniolo è perfetto nell’aprire sulla corsia sinistra per Mkhitaryan. L’armeno quindi crossa per Pellegrini, che completamente indisturbato deve solo depositare il pallone alle spalle di Cakir.
La gioia della Roma dura però solo una manciata di minuti. Al 64′, infatti, arriva il pareggio con la firma di Cornelius (appena entrato in campo al posto dell’altro ex di serata, Gervinho). Il danese ex Atalanta e Parma colpisce con la specialità della casa: un gran colpo di testa su assist del solito Bruno Peres.
La Roma rischia grosso e potrebbe addirittura ritrovarsi in svantaggio, ma all’81′ è Shomurodov a regalare a Mourinho la prima vittoria ufficiale in giallorosso, intervenendo su un pallone vagante dopo che Mancini aveva colpito l’incrocio dei pali su calcio d’angolo.