A undici anni di distanza dalla sua ultima partita di Serie A, José Mourinho torna ad essere uno dei grandi protagonisti del massimo campionato italiano. La sua Roma affronterà domenica sera la nuova Fiorentina di Vincenzo Italiano nel suo match d’esordio nel torneo 2021/2022.
Lo Special One ha presentato in conferenza stampa la sfida dell’Olimpico contro i gigliati.
“Le vittorie aiutano a recuperare, quando si vince la stanchezza ha un’importanza diversa. Non ci sono stati infortuni, stiamo bene e siamo preparati nonostante la gara giocata 48 ore fa. Il calcio moderno è così. Non farò tanti cambi, abbiamo bisogno di giocare”.
Il ritorno dei tifosi e della loro spinta sarà un fattore decisivo.
“I tifosi possono aiutare ma anche giocare. Io spero che siano allo stadio per giocare, perché possono farlo. La passione è grande, quando affrontavo la Roma da avversario si capiva questo. Se loro giocano con noi sarà molto difficile per una buona squadra come la Fiorentina”.
Mourinho non ha nulla da rimproverare alla società per quanto riguarda il mercato in entrata.
“Oggi quello che mi manca sono i tre punti di domani, l’unica cosa che mi fa pensare. Posso dire che il nostro mercato è stato di reazione, perché abbiamo perso in maniera inaspettata due giocatori. Non è arrivato un calciatore importante in grado di cambiare gli equilibri, ma quando una società fa uno sforzo del genere non ho il diritto di mettere pressioni e non faccio richieste supplementari. Mi nascondo dietro la parola chiave ‘tempo’, per dire che capisco perfettamente che sarà complicato fare qualcosa di più. Sono contento dell’operato del club”.
L’idea di gioco della Fiorentina è racchiusa in quelle che sono state le scelte per la panchina negli ultimi mesi.
“La Fiorentina ha scelto prima Gattuso e poi Italiano, due ottimi profili. Le nostre squadre giocano già abbastanza bene per quello che è il tempo avuto a disposizione per lavorare”.
Le condizioni del manto dell’Olimpico non sono perfette, Abraham sarà a disposizione fin da subito.
“In Inghilterra il clima è diverso e aiuta in merito alle condizioni del terreno di gioco. Rifiuto però la connessione tra il campo e l’infortunio di Smalling. Sono convinto che nei prossimi giorni la qualità sarà migliore. Abraham domani sarà convocato, non si è allenato con la squadra ma ci sarà. Col Chelsea ha lavorato bene giocando amichevoli di alto livello”.
Ancora nessuna valutazione su Reynolds, la volontà di Florenzi era abbastanza chiara.
“Reynolds non posso valutarlo tanto perché lavoriamo insieme da un mese, è arrivato in una realtà completamente diversa ed è ovvio che debba migliorare. A Florenzi faccio gli auguri di una buona stagione, se possibile finendo dietro di noi: ho parlato una volta con lui e nella sua testa era chiaro quello che voleva fare e non voleva fare. Lui voleva il Milan, era il suo desiderio”.
Nessun parallelo tra l’avventura all’Inter e quella alla Roma.
“All’Inter bisognava vincere fin da subito, qui alla Roma è una situazione diversa. Ovviamente serve tempo, nel calcio è un fattore importante. La realtà è il pragmatismo dei numeri e questi dicono che la Roma non vince da tanti anni. E’ una dinamica che non si può cambiare. Domani però bisogna vincere, questo posso dirlo”.
L’Italia è la patria della tattica e Mourinho lo sa benissimo.
“In Inghilterra dicevo che mi mancavano le conferenze in Italia perché qui si parla di calcio, lì solo di problemi. Ora però dico che non voglio parlare di tattica, voi siete bravi in questo”.