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Roma, Ranieri e il casting per il futuro, ecco gli allenatori che gli piacciono

Sir Claudio guiderà i giallorossi fino a giugno poi sceglierà il tecnico per la prossima stagione: ecco l'identikit e gli indizi dati in passato

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Sette mesi da traghettatore, per far uscire la sua Roma dalle paludi in cui si è messa, ridarle un gioco e riportare l’entusiasmo tra i tifosi, poi Claudio Ranieri – il quarto allenatore dell’anno solare a sedersi su quella panchina dopo Mourinho, De Rossi e Juric – cambierà ruolo, diventerà dirigente con pieni poteri e sceglierà il nuovo tecnico per la prossima stagione. Già filtrano i primi nomi.

L’identikit dell’allenatore che piace a Ranieri

Negli anni Ranieri è sempre stato molto diretto nell’esplicitare i propri gusti e dalle sue dichiarazioni di questi anni si arriva all’identikit giusto. Con ogni probabilità sarà italiano, con una buona esperienza in serie A ma deve avere anche doti morali, capacità di valorizzare la rosa e duttilità tattica.

In tal senso anche se stima Sarri, i primi nomi di Ranieri sono altri. Il primo si chiama Gasperini. Qualche mese fa disse: “Mi ha colpito anche una dichiarazione di Gasperini riguardo Zaniolo: ha detto che deve calarsi nella mentalità dell’Atalanta. Parole che la dicono lunga su quello che costruiscono questi tipi di allenatori, a me piacciono molto”. Chissà che Gasp non possa essere tentato dall’idea di vincere a Roma dopo i miracoli alla Dea.

Sempre Ranieri aveva detto: “Pioli e Spalletti sono gli allenatori che mi intrigano di più. Spalletti non lo capisco solo quando parla”. Spalletti resterà sulla panchina dell’Italia ma chissà che Pioli non possa decidere di lasciare il ricco esilio in Arabia per accettare una scommessa con quello che considera il suo maestro.

Le parole di Pioli

Quando si sono affrontati l’anno scorso Pioli disse: «È stato un mio allenatore. Ho avuto un bellissimo rapporto con lui, l’ho avuto alla Fiorentina quando avevo ventotto-ventinove anni e all’epoca si giocava fino a molto prima di adesso. È stato il tecnico che ha cominciato a farmi pensare, quello che mi ha dato lo spunto per pensare un giorno di fare l’allenatore. Per noi è un esempio, un mito per la carriera che ha fatto, la signorilità e la capacità. Quando lo incontro mi fa sempre piacere».

Le piste Mancini ed Allegri

Più staccati, ma comunque ancora nella lista, Roberto Mancini e Massimiliano Allegri. Bisognerebbe capire la possibile convivenza con una figura ingombrante come Ranieri ma la sfida di riportare in alto la Capitale potrebbe essere uno stimolo molto forte anche per due big del loro calibro.

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