Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida di domani sera all’Olimpico di Roma contro lo Spezia di Thiago Motta, giocatore che lo Special One ha allenato nella sua avventura all’Inter e col quale ha condiviso la conquista del Triplete nel 2010. La Roma è imbattuta in Serie A contro lo Spezia, grazie a una vittoria interna (4-3) e a un pareggio esterno (2-2).
Queste le parole di Mou, che ai microfoni di Sky Sport inizia concentrandosi sul mercato dei giallorossi:
“Se a gennaio sarà possibile faremo qualcosa, ma non è un grosso investimento. Non sono dispiaciuto del mercato estivo, è stato un mercato di reazione ai nostri problemi. Non è che il club non voleva darmi un centrocampista che io avevo chiesto. Il nostro è stato un mercato reattivo, per avere uno qua e uno là qualcosa è mancato. Se faremo qualcosa sarà per dare equilibrio alla rosa. In questo senso siamo d’accordo con proprietà e direttore, non ci sono opinioni divergenti. I ruoli da coprire sono quelli dove abbiamo dei limiti, ci sono 2-3 posizioni da migliorare. Prima del mercato di gennaio, però, ci sono tre partite da giocare e dovremo fare più punti possibili”.
Mourinho poi dedica un pensieri a Thiago Motta, suo ex giocatore. Emozioni a parte, la Roma deve per forza ripartire dopo le due sconfitte consecutive in campionato contro Bologna e Inter:
“La gente pensa che io abbia conosciuto Thiago all’Inter, ma in realtà l’ho visto per la prima volta da ragazzino al Barcellona. Mi mandavano ad allenare i ragazzi della primavera e lì l’ho conosciuto. Ho tanti bei ricordi, è uno dei miei ex calciatori che ha scelto la dura vita da allenatore. Guardo lui, Stankovic e Chivu: ogni fine settimana sono un po’ preoccupato nel sapere cosa hanno fatto, in questo caso con Thiago è diverso perché saremo avversari. Prima e dopo la partita, però, sarà bello vederlo”.
Dopo di che lo Special One si concentra sulle scelte di formazione, partendo dall’attacco dove esprime l sua diponibilità a giocare con una coppia di centravanti come Abraham e Borja Mayoral:
“È un’opzione, ma possono giocare anche Shomurodov e Felix. Abbiamo delle opzioni. Sono contento che abbiano segnato perché per un attaccante non è sufficiente giocare bene, ma servono anche i numeri. I gol servono per l’autostima. Ad Abraham non cambia giocare con Shomurodov o Mayoral: lui ha sempre il suo profilo di gioco”.
Per la difesa invece le scelte sono davvero obbligate:
“In questo momento non ci sono tante possibilità di giocare a quattro dietro perché non abbiamo Zaniolo, Carles Perez ed El Shaarawy. Shomurodov può giocare sulla fascia, ma non sarebbe il suo ruolo. Non abbiamo molte soluzioni, se giochiamo a tre non abbiamo per ora i ricambi di Vina e Karsdorp. Giocare a tre, con i giocatori giusti, non mi dispiace. Mi dispiace che per colpa di emergenze e situazioni inaspettate dobbiamo cambiare ogni settimana. Mi piacerebbe avere un gruppo senza infortuni e squalifiche per costruire, ma non vale la pena piangersi addosso. Abbiamo davanti tre partite, poi riposeremo e a gennaio credo che torneranno Pellegrini, Carles Perez ed El Shaarawy”.
Per concludere, il tecnico portoghese ha fatto un punto sul progetto Roma e sulle seconde linee. I giallorossi sono un progetto giovane, infarcito di giocatori della primavera e dunque Mou chiede pazienza:
“Se le seconde linee sono giovani senza esperienza bisogna lavorare e aspettare. Se sbagliano persone che hanno esperienza è un profilo diverso. Contro l’Inter avevamo 8 giocatori in panchina con meno di 21 anni che lo scorso anno giocavano in Primavera, un campionato secondo me di livello molto basso che non prepara i giocatori per una squadra di Serie A. Mi piacerebbe guardare la panchina come fa Inzaghi che vede Vidal, Correa e Lautaro. È una realtà diversa: con i giovani bisogna lavorare, aspettare e accettare gli errori come parte del processo di crescita. Ovviamente mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono contento di essere qui e di far parte di un progetto diverso da quelli che ho sempre avuto in carriera. Sto dando tutto quello che ho in questa sfida”.