Andrey Rublev, tennista russo impegnato nell’ATP 500 di Washington ha parlato del confine tra sport e politica dopo la sua vittoria contro Jack Draper.
“Penso che la politica sia sempre stata presente nello sport. Tutti lo sanno. Ma credo che essendo uniti e facendo cose buone per la pace, il tennis possa essere un esempio, forse altri sport lo seguiranno, e in generale, forse un giorno lo sport potrà essere senza politica”.
E poi: “Credo che il tennis possa fare a meno della politica, perché il tennis è qualcosa di indipendente. Penso che sia uno dei pochi sport indipendenti dal resto degli sport. Abbiamo giocatori da ogni dove. Giochiamo in ogni paese. Viaggiamo in tutto il mondo. Penso che il tennis abbia una buona possibilità di essere al di fuori della politica, perché, sì, abbiamo tutte le nazioni”.
Al prossimo turno sfiderà uno tra Jack Sock e Maxime Cressy.