Aveva accusato un malore durante un partita di rugby, il 9 ottobre scorso. Mauro, 12 anni, si era accasciato sul rettangolo di gioco, al campo Dell’Oste, in zona Pacevecchia a Benevento, senza aver subito alcun contatto ma aveva perso i sensi, all’improvviso.
I soccorsi erano intervenuti tempestivamente e, con le prime manovre, il ragazzo era riuscito a essere stabilizzato tanto che per offrirgli il supporto adeguato, era stato poi trasferito dal San Pio all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Domenica, invece, la notizia della sua scomparsa confermata dal sindaco, Clemente Mastella.
- Il malore del 12enne sul campo di rugby
- Morte rugbista, il cordoglio di Clemente Mastella
- La fiaccolata e la vicinanza della cittadinanza alla famiglia
Il malore del 12enne sul campo di rugby
Nel nosocomio partenopeo, Mauro è rimasto circa un mese dove era giunto in elisoccorso in condizioni gravi, ma stabili: in queste settimane ha lottato per la vita, senza riuscire a superare purtroppo quel malore che lo ha strappato alla sua famiglia, assai nota in città per via dell’attività commerciale che gestiscono.
Una tragedia che ha segnato il mondo del rugby, già provato dalla recente morte di Javier Cardoso nel giorno del suo addio allo sport, e che pone ancora una volta interrogativi oltre che inevitabili riflessioni.
Morte rugbista, il cordoglio di Clemente Mastella
Un dolore enorme, insopportabile, che ha indotto lo stesso primo cittadino ad esprimere cordoglio e vicinanza:
“Siamo tutti vicini alla famiglia del piccolo Mauro – ha scritto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in un post sui social – che purtroppo non ce l’ha fatta. Colpito da malore, mentre giocava a rugby, era stato trasportato poi al Santobono . La morte è sempre terribile, ma quando tocca un bambino ci chiediamo perché. Entriamo in crisi. Solo la fede ci aiuta a tentare di capire e soprattutto ad accettare. Ai familiari la vicinanza umana e cristiana”.
La fiaccolata e la vicinanza della cittadinanza alla famiglia
Lo scorso 22 ottobre, come riporta la stampa locale, era stata organizzata anche una fiaccolata silenziosa, alla quale avevano partecipato i compagni di squadra e la società del IV Circolo, amici e cittadini che hanno espresso così calore e sostegno alla famiglia del giovanissimo rugbista, nella fase più delicata del suo ricovero.