L’Italia del rugby non sta raccogliendo, nonostante l’evidente crescita rivelata in questo scorcio di Sei Nazioni, i risultati del 2022, ma Michele Lamaro spiega che è l’identità la leva su cui gli azzurri devono puntare per trovare spazio in patria: “È difficile instillare una cultura del rugby in Italia, una nazione in cui ci sono tanti calciatori e tanti sport diffusi, ma penso che attraverso il modo in cui stiamo giocando possiamo lanciare il nostro segnale. Le persone mi stanno ringraziando per aver permesso loro di divertirsi alla partita, di guardare un bel match e di essere coinvolti da quello che stiamo facendo. Non abbiamo finito il lavoro, perché dobbiamo vincere, ma dobbiamo credere in qualcosa e quelle prestazioni ci dicono che siamo sulla buona strada per il futuro” le sue parole al The Telegraph.
Il capitano della Nazionale ha il Galles nel mirino: “Non si trova nella posizione più importante degli ultimi anni, ma per me è ancora una grande squadra; hanno giocatori esperti e di classe. Se vogliono, sono molto pericolosi: la vittoria sul Sudafrica ne è la riprova. Sono una rivale ferita e pericolosa, contro l’Inghilterra sono stati un collettivo e per batterli dovremo essere caapaci di una grande partita”.
Il flanker di Crowley, che ha rivelato l’amore sportivo verso il capitano neozelandese Richie McCaw, ha infine raccontato i principi del gioco azzurro: “Abbiamo iniziato occupandoci della prestazione difensiva, quindi ci siamo dedicati all’attacco e ci siamo resi conto che eravamo abbastanza bravi a giocare nello spazio. Dobbiamo emozionare i tifosi, serve il loro entusiasmo”.