Clamoroso allo stadio Olimpico di Roma: l’Italia ha sfiorato l’impresa all’esordio del Sei Nazioni 2023 contro la Francia campione in carica, perdendo alla fine 24-29. Grandi applausi per gli azzurri, che dopo tanto tempo hanno dimostrato di poter essere competitivi nel torneo di rugby più famoso al mondo.
Sei Nazioni, Italia vicina al trionfo con la Francia
Partita combattuta dall’Inizio alla fine, con gli azzurri che a 15′ dal termine sono anche stati in vantaggio sulla Francia. L’ultima meta dei transalpini però ha permesso ai campioni in carica di restare avanti e di rimanerci fino alla fine, ma non sono mancati i brividi fino all’ultima chance per gli azzurri: una sconfitta indolore che pone le basi per un grande Sei Nazioni.
D’altronde non era una sfida semplice per l’Italia, che lo scorso anno ha conquistato il cucchiaio di legno per la settima volta consecutiva e che all’esordio del Sei Nazioni 2023 ha dovuto affrontare la squadra campione in carica, che un anno fa è riuscita anche a realizzare il Grande Slam. Non solo, i transalpini erano reduci da un filotto di 13 vittorie consecutive (che dura da luglio 2021).
La Francia, che punta apertamente a bissare il successo della scorsa edizione e a conquistare la Coppa del Mondo, ha sofferto e non poco con gli azzurri e non per propri demeriti ma per la qualità degli avversari, che sono andati vicini al Trofeo Garibaldi (che si assegna a chi vince tra Italia e Francia al Sei Nazioni) come nel 2011 e 2013.
Sei Nazioni, l’Italia punta in alto
L’Italia disputa il Sei Nazioni per la ventiquattresima volta e non è mai riuscita a vincerlo. In ben diciassette occasioni ha chiuso all’ultimo posto e lo scorso 19 marzo, battendo il Galles, ha posto fine a una serie di 36 sconfitte consecutive. Dopo questo ko da applausi contro la Francia, le cose sembrano però essere cambiate nel verso giusto.
Il Presidente federale Marzio Innocenti ha detto di aspettarsi due vittorie azzurre e le più papabili sembrano essere quelle delle ultime due giornate: con il Galles (all’Olimpico il prossimo 11 marzo) e con la Scozia (a Edimburgo il sabato successivo). Dopo oggi pomeriggio però, non è impossibile pensare a qualcosa di più per l’Italia, che può sognare in grande.