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Rugby Sei Nazioni, solo un cambio nel XV anti Galles: c'è Niccolò Cannone per Lamb. Quesada lascia Capuozzo all'ala

Un solo cambio nell'Italia che riceve il Galles: Niccolò Cannone rileva Lamb in seconda linea. "Continuità perché c'è stato poco tempo per preparare la partita"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Una sola modifica di formazione, perché Gonzalo Quesada crede ciecamente nella “sua” nazionale. “Non siamo partiti bene con la Scozia, ma non è questo un buon motivo per stravolgere tutto”, spiega il commissario tecnico azzurro a poco meno di 48 ore dalla sfida dell’Olimpico con il Galles. Che per come si sono messe le cose diventa già lo spartiacque del Sei Nazioni azzurro 2025: solo vincendo l’Italia potrà realmente rigettare indietro qualche critica di troppo arrivata dopo l’esordio ondivago di Murrayfield.

Niccolò Cannone per Lamb, poi nessuna novità

Niccolò Cannone al posto di Dino Lamb in seconda linea: è l’unica novità del XV iniziale rispetto a sette giorni prima, ed è tutto sommato una scelta in linea con quelle che potevano essere le attese di Quesada. “La partita con la Scozia ci ha detto che questo gruppo ha tante risorse, utili anche a partita in corso. Il 14-0 iniziale avrebbe potuto abbatterci, invece siamo risaliti con pazienza e fiducia, trovando la parità in avvio di ripresa. A quel punto poteva succedere qualunque cosa, ma nel momento decisivo ci siamo nuovamente disuniti per un attimo e la partita è andata.

È bastato commettere qualche errore in serie nella stessa azione per compromettere il punteggio, ma la prestazione tra il 10’ e il 60’ è stata da nazionale vera, da squadra che sa ciò che vuole, e il match stava venendo dalla nostra parte. Una singola azione ha cambiato tutto. Peccato non aver centrato il bonus, ma la base sulla quale poter lavorare c’è e bisogna insistere in ciò che facciamo”.

Capuozzo all’ala: “Allan estremo ci da tanti punti…”

La grande incognita della vigilia era rappresentata dal possibile cambio di Capuozzo, da riportare estremo anziché all’ala. Ange giocherà ancora nella posizione in cui è stato schierato a Murrayfield, ma non significa che la mia sia una scelta definitiva. Le scelte si fanno in base alla partita che uno vuole fare, ma considerando che abbiamo avuto poco tempo per preparare la sfida con il Galles abbiamo ritenuto che fosse meglio confermare l’ossatura vista sabato scorso, senza fare stravolgimenti.

Capuozzo può venire in mezzo al campo quando vuole e giocare con la palla in mano, Allan ha caratteristiche diverse e col piede ci permette anche di giocare tatticamente. Si è visto quanto ha piazzato bene dalla distanza e questa è una cosa che non può passare sotto traccia, specie quando giochi partite che si decidono su pochi punti. Avendo poi un’ala in panchina, nulla vieta di far concludere la partita a Capuozzo come estremo”.

Galles senza più nulla da perdere: “Sarà una battaglia”

Il Galles che arriverà all’Olimpico è una squadra ferita, consapevole che senza un risultato positivo se ne tornerà a casa con un cucchiaio di legno virtuale già nel cassetto. “Non è vero che sarà una partita facile per noi. Nel 2022 l’Italia vinse in Galles, poi nel 2023 ha perso a Roma. Stavolta vogliamo dare continuità alla vittoria ottenuta a Cardiff lo scorso anno, ma per farlo dovremo imparare a non ripetere certi errori.

Loro giocheranno in una veste inedita, con un XV davvero innovativo rispetto alle abitudini, ma giocheranno soprattutto per l’onore di un paese: Biggar l’ha detto a chiare lettere e bisogna stare attenti ai loro proclami, perché questa partita per loro vale tantissimo. Mi aspetto una battaglia feroce e fino all’ultimo minuto, perché questo è quello che accade in simili contesti”.

E il fatto che l’Italia sia favorita non necessariamente può rappresentare un vantaggio. “Giochiamocela e basta, senza pensare a chi è favorito e chi no. La scelta del 6+2 in panchina? A Edimburgo gli avanti titolari hanno fatto 160 placcaggi, direi che è un numero enorme rispetto al passato e questo ci induce a ricercare dei cambi in corsa in grado di reggere l’urto e soprattutto in grado di tenere alta l’intensità. Portare 6 avanti in panchina non è una scelta, piuttosto un’esigenza in questo tipo di partite. E poi sulla linea di trequarti abbiamo tanti elementi che possono giocare anche in altre posizioni, il che ci permette di spostarli durante il match”.

La sconfitta in Francia “bugiarda nelle dimensionI”

Quesada, insomma, non vuol sentir parlare di partita facile. “Il Galles ha 20 ore di riposo in più e tanti giocatori nuovi. Sono rimasti a Nizza dopo aver giocato con la Francia, hanno preferito restare in ritiro per non tralasciare nulla. Sarà una partita durissima anche per questo: contro i Galletti hanno perso 43-0, ma il risultato è stato fin troppo bugiardo. Stanno cercando di battere nuove strade, anche a livello tattico, e questo può renderci la vita molto dura. Dovremo pensare solo a noi stessi, ma ci aspetterà davvero una battaglia”.

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