Hannes Strydom è morto all’eta di 58 anni in seguito a un incidente stradale verificatosi domenica 19 novembre a Mpumalanga (Sudafrica). Si tratta del sesto decesso tra i componenti degli storici, e maledetti, Springboks che nel 1995 si laurearono campioni del mondo alla prima partecipazione nella competizione.
- Chi era Hannes Strydom
- Il ricordo del presidente della federrugby sudafricana
- La maledizione del Sudafrica 1995: gli altri deceduti
Chi era Hannes Strydom
Deceduto domenica 19 novembre a 58 anni per un incidente automobilistico, Hannes Strydom è stato una seconda linea titolare nella finale di quella storica edizione dei Mondiali di rugby 1995 che ispirò il film Invictus di Clint Eastwood e in cui il Sudafrica trionfò sconfiggendo la Nuova Zelanda nell’atto conclusivo. In totale con gli Springboks Strydom giocò 21 test e altre 10 partite tra il 1993-1997. Durante la carriera sportiva si laureò in farmacia e appesi gli scarpini al chiodo fondò due case farmaceutiche, la HNS e la New Me.
Il ricordo del presidente della federrugby sudafricana
Strydom è stato ricordato anche dal presidente federale sudafricano, Mark Alexander, in un comunicato. Queste le sue parole:
È stato una grande seconda linea che non temeva nulla e che non si è mai tirato indietro dal lavoro sporco. Perdere un altro componente dell’iconica squadra Boks del 1995 è un duro colpo per tutto il rugby sudafricano. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile
La maledizione del Sudafrica 1995: gli altri deceduti
Strydom è il sesto componente di quegli storici Springboks campioni del mondo nel 1995 a morire prematuramente. Il coach Kitch Christie è deceduto nel 1998 a 58 anni per un cancro, stessa malattia che costò la vita anche al flanker Ruben Kruger nel 2010, quando aveva solamente 39 anni. Il mediano di mischia Joost van der Westhuizen è invece morto a 45 anni nel 2017 per la SLA, mentre le ali Chester Williams e James Small sono state vittime di attacchi cardiaci fatali a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro nel 2019, quando avevano rispettivamente 49 e 50 anni.