Qualche giorno fa, Lewis Hamilton ha parlato così del duello interno in Mercedes col compagno Russell: “Sono molto più grande e sono stato con la squadra così a lungo, gestendo qualsiasi sfida. Ne abbiamo passate così tante che non penso che sarà un problema (la sfida con Russell nel 2023, ndr)“.
Il sette volte campione del mondo stima molto Russell: “Ho visto quello che ha fatto alla Williams. Penso che naturalmente sia impressionante quello che ha fatto quest’anno, la costanza che ha avuto, il modo in cui è arrivato e in cui corso dall’inizio. Non è che sia giunto in una squadra completamente nuova. Nei due anni precedenti era seduto proprio dietro di me a guardare il lavoro che stavo facendo con gli ingegneri, con Riki [Riccardo Musconi], che ora è il suo numero uno. È stato semplicissimo integrarsi. Usa il mio volante e ovviamente ha svolto test, quindi penso che si sia integrato perfettamente ed è stato una forza positiva nella squadra. Ha aiutato a mantenere l’equilibrio nel team, in termini di rapporto di lavoro penso che sia forte“.
Parole che hanno sicuramente fatto piacere a Russell, che ha ricambiato i complimenti del compagno con una dichiarazione importante: “Devo ringraziare Hamilton perché se non fosse stato il mio compagno di squadra quest’anno, la gente avrebbe avuto un’opinione diversa su di me. Scherzo con lui dicendo che probabilmente mi ha salvato la carriera rimanendo in F1 quest’anno, perché se si fosse ritirato dopo Abu Dhabi 2021 e io avessi avuto la stessa identica annata nel 2022, sono sicuro che la percezione delle mie prestazioni sarebbe stata drasticamente diversa“.