Torna a far parlare di sé per motivi extracalcistici Jerome Boateng. A mettere nei guai il difensore della Salernitana è il quotidiano tedesco Der Spiegel che ha pubblicato una mail inviata tre anni fa dalla madre del giocatore, Martina Boateng (che non è la madre anche dell’ex Milan Kevin Prince Boateng, di cui Jerome è solo fratellastro) ad un avvocato di Berlino in cui vengono ribadite le accuse di violenza di genere contro suo figlio.
- L'accusa della signora Boateng
- Il misterioso suicidio dell'ex fidanzata di Boateng
- Il caso Boateng potrebbe essere riaperto
L’accusa della signora Boateng
Era il 25 marzo del 2021 quando la signora Boateng scriveva via posta elettronica: “Per anni mio figlio ha maltratto le donne mentalmente e fisicamente. Ora Kasia Lenhardt si è suicidata e non vuole ancora assumersi le conseguenze del suo comportamento”.
Il misterioso suicidio dell’ex fidanzata di Boateng
La Lenhard era una 25enne tedesca che fu trovata morta nel febbraio del 2021 nel suo appartamento di Berlino una settimana dopo la fine della relazione col giocatore, durata 15 mesi. La donna aveva stipulato un accordo rigidissimo di non divulgazione su questioni private del calciatore all’epoca del Bayern Monaco, impegnandosi a tacere su tutte le informazioni acquisite sul fidanzato nel contesto del suo legame personale. Insomma, niente messaggi o foto, altrimenti sarebbero scattate una serie di penali con cifre considerevoli da sborsare.
Jerome Boateng ha sempre ribadito di non aver mai aggredito fisicamente la sua ex compagna Kasia Lenhardt. I media tedeschi riferiscono che un avvocato tedesco, la cui identità non è stata rivelata, ha dichiarato che la presunta vittima voleva denunciarlo alcune settimane prima di morire dopo aver subito aggressioni fisiche e verbali. Lenhardt informò persone a lui più vicine degli eventi accaduti tramite sms ai quali il giornale Der Spiegel ha avuto accesso: “Mi ha quasi rotto il pollice della mano sinistra”.
Il caso Boateng potrebbe essere riaperto
La corte all’epoca archiviò il caso per mancanza di prove a sostegno della sua colpevolezza, anche se le parole della madre potrebbero portare alla riapertura del caso. Jerome Boateng è stato al centro di un altro procedimento simile per aver aggredito fisicamente una delle sue ex compagne, Sherin Senler, durante una vacanza ai Caraibi nel 2018. In quel caso il giudice lo aveva condannato al pagamento di una multa di 1,8 milioni di euro “per lesioni personali e insulti intenzionali pericolosi”, ma la Corte Suprema bavarese aveva annullato la sentenza.