L’espulsione di Novak Djokovic dall’Australia potrebbe spianare un corridoio a Matteo Berrettini nel tabellone del primo Slam della stagione.
Il tennista romano avrebbe dovuto incrociare il numero 1 del mondo nei quarti degli Australian Open 2022, ma gli ostacoli sul cammino di Matteo comunque non mancheranno, dato che tra gli avversari possibili ci sono il talentino Carlos Alcaraz e Cameron Norrie.
Il primo ostacolo sarà però l’ostico statunitense Brandon Nakashima, numero 68 al mondo, semifinalista alle Nex Gen Finals di novembre e reduce dai quarti di finale a Sydney, dopo aver eliminato anche Fabio Fognini.
Per Berrettini, che è stato fermato nel 2021 in tre Slam su quattro proprio da Djokovic, compresa la finale di Wimbledon, dopo il ritiro in Australia, potrebbe esserci adesso più pressione.
Il suo coach Vincenzo Santopadre però non pensa che il numero 7 del mondo si farà tradire dal peso delle aspettative: “Abbiamo seguito la vicenda di Djokovic senza farci travolgere dall’emotività. Siamo stati spettatori interessati anche perché in tre Slam Matteo si è fermato contro di lui, che è stato l’unico in grado di stoppare la sua corsa. La pressione naturalmente sarà diversa, ma siamo sempre a uno Slam, dove c’è tantissimo in gioco e alla fine non ci sono avversari facili”.
Sulla vicenda di Djokovic: “È una vicenda in cui hanno perso un po’ tutti. Magari ci sono cose di cui non siamo nemmeno a conoscenza”.
Berrettini è tornato in campo in ATP Cup dopo l’infortunio ai muscoli addominali subito alle Finals: “Matteo è sempre più esperto e maturo. È un giocatore navigato che riesce a gestire meglio tante situazioni. Dopo lo stop di Torino è stato importante mettersi alla prova in Atp Cup e fare un po’ di match” ha concluso Santopadre.