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Sarri sbraita per tornare in panchina e prendersi una rivincita

L'ex allenatore della Juve, Maurizio Sarri, ha avuto dei contatti con i vertici della società viola: per lui un triennale

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Il cambio di guida in corsa non ha impresso quella svolta che la proprietà riteneva imprescindibile: Rocco Commisso aveva affidato a Cesare Prandelli un incarico ambizioso, ma concreto. E secondo le indiscrezioni, confermate e smentite dalla società, quanto raccolto fino ma questo punto della stagione dal tecnico di Orzinuovi non sarebbe in linea con quello che il presidente italoamericano avrebbe indicato.

Il nome di Sarri per la Fiorentina

Secondo quanto appreso da calciomercato.com, la posizione di Prandelli sarebbe in discussione e la proprietà avrebbe valutato di affidare a una figura esterna, perfettamente consapevole delle esigenze del club e profondo conoscitore dell’ambiente. In passato, quando l’esonero di Iachini era prossimo, il nome di Maurizio Sarri, ex allenatore della Juventus legato a Torino da una clausola contrattuale, fu avanzato come l’uomo nuovo. Per ragioni di natura squisitamente legale, all’epoca fu preferito Prandelli, ma Sarri sarebbe stato in queste ultime ore molto vicino al club.

Il tecnico di Figline Valdarno, cresciuto a Napoli, ha sempre manifestato il suo affetto viscerale per la Fiorentina e il progetto di poter traghettare i viola verso lidi importanti.

Il nodo clausola per Sarri

L’allenatore ha da sempre necessità di esprimere il suo gioco, costruendo un ciclo come fece a Napoli, e proprio per questo la Fiorentina è pronta ad offrirgli un contratto triennale da 4 milioni di euro a stagione, con ampio margine di manovra per quanto riguarda il mercato insieme al ds Daniele Pradè, ovvero lo scenario che il tecnico ritiene perfetto.

Da risolvere, aspetto non secondario, c’è il contratto con la Juve: l’allenatore risulta vincolato al club di Andrea Agnelli da un contratto che scadrà nel 2022 da 6 milioni netti, con una penale da 2,5 che la Juve dovrà pagare qualora decidesse, entro marzo, di non far valere il terzo anno di contratto. ​

L’incognita Juve per Sarri e l’ombra di Juric

Perché Sarri sieda sulla panchina occupata, oggi, da Prandelli il tecnico dovrà togliere il disturbo. Verosimilmente, l’allenatore chiuderà la stagione e dovrà farlo con le mosse giuste per rafforzare la propria posizione perché se l’affare Sarri dovesse sfumare – e non è poi così remota come eventualità – l’alternativa sarebbe lo stesso Prandelli e Juric, se non dovesse trasferirsi a Napoli.

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