Il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus, in programma domani sera. Già essere arrivati fin qui è un traguardo storico per i neroverdi, che mai si erano spinti così avanti nella competizione. Queste le parole di Dionisi, che non parte di certo battuto:
“Domani sarà molto difficile ma lo sappiamo. Ci siamo ritagliati questa opportunità perché nella storia del Sassuolo non ci sono mai stati i quarti e abbiamo approfittato di quello di buono che aveva fatto lo scorso anno la squadra, abbiamo battuto il Cagliari e ricordiamoci che ai quarti ci arrivano in 8, ci sono le prime 7 delle classifica e ci siamo noi. Dobbiamo meritarci questa opportunità, guadagnarcela sul campo. Sulla carta siamo quasi battuti ma ci aggrappiamo al quasi”.
Da dove passa però la possibilità per il Sassuolo di superare una Juve che si è ulteriormente rafforzata?
“Passa dalla volontà di accettare la classifica e di accettare che gli scontri diretti sono quelli che determinano il cammino della squadra e quelle che stanno sotto di noi per noi devono essere scontri diretti. Per quello che hai detto, per fortuna giochiamo con la Juve e poi con la Roma, ma con queste squadre se fai il massimo puoi portare a casa niente ma sono convinto che se faremo il massimo potremo mettere in difficoltà la Juve. Ovvio che poi potresti risentirne domenica ma abbiamo recuperato giocatori, ora abbiamo 20 giocatori di movimento disponibili, abbiamo le risorse per poter cambiare tra una gara e l’altra, dobbiamo trovare energia positiva, parlare di semifinale sarebbe un sogno, è difficile, quasi impossibile”.
A maggior ragione, la sfida di domani sarà ancora più difficile di quella che abbiamo visto in Serie A:
“Sarà più difficile perché la Juve sul mercato si è rinforzata, è cambiata, e poi è una partita secca in casa della Juve, con i propri tifosi e con entusiasmo ma questo dovrà essere uno stimolo. Abbiamo poco da perdere ma vogliamo passare il turno. A detta di tutti siamo battuti ma non lo siamo”.