Sebastian Vettel in un’intervista alla rivista svizzera Blick confessa che gli mancano i consigli di Michael Schumacher: “Michael ha passato tanti anni a Maranello e la sua presenza è ancora incombente lì. Con lui avrei parlato il linguaggio dei piloti e non dei tecnici. Per questo sarebbe stato molto utile, e poi con lui ho sempre avuto un rapporto speciale. Mi manca, ma non sono mai andato a fargli visita”.
La leggenda ferrarista, sette volte campione del mondo di Formula 1, sta proseguendo la lunga riabilitazione dopo il terribile incidente sugli sci a Meribel, nel 2013. Tra pochi giorni, il 3 gennaio, compirà 50 anni.
Vettel si è soffermato anche sul rapporto con il suo ormai ex compagno di squadra, Kimi Raikkonen: “Con lui c’era un rapporto armonico: nessuno invadeva lo spazio altrui e questo evitava inutili preoccupazioni al team”.
Poi parla del monegasco Charles Leclerc: ” Ogni pilota è differente e tra poco io e Charles verremo a contatto. È un bravo ragazzo e la Ferrari è una grande opportunità per lui. E anche con lui la regola base resterà la stessa: ognuno dei due vuole andare più forte dell’altro”.
Il ritorno di Robert Kubica in Formula 1, da pilota ufficiale: “Sono combattuto: da una parte mi fa molto piacere che torni, per la sua vicenda personale. Ma d’altra parte penso anche che ci sono tanti giovani piloti”.
Niente autobiografia per ora, a differenza di Kimi Raikkonen e di Lewis Hamilton: “Non sento il bisogno di comunicare così tanto, non sono nemmeno su Twitter, Facebook o Instagram. Sono l’ultimo dei mohicani”.
Sul Mondiale 2018: “Siamo calati dopo la pausa estiva nel 2018 come nel 2017? Penso sia una coincidenza. Forse la pressione era troppo grande per noi in certe gare, specie quando le cose non andavano bene. Ci abbiamo messo tanto a reagire, perché è stato difficile scoprire dove fosse l’errore. Abbiamo dovuto fare un passo indietro per recuperare competitività”.
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