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Sci, discesa di Crans Montana: valanga rosa, Goggia prima, poi Brignone

Grande prestazione delle azzurre sulle nevi svizzere. Dopo la delusione del Mondiale, Sofia torna a mettere gli sci davanti a tutti e avvicina la Coppa di specialità

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Ruggisce Sofia Goggia sulle nevi di Crans Montana, in Svizzera. È sua la discesa libera. Ma è valanga rosa, visto che al secondo posto c’è Federica Brignone, un’altra azzurra. Goggia ipoteca anche la Coppa di specialità, considerati i tanti punti guadagnati su Ilka Stuhec. Dopo la delusione dei Mondiali francesi, una giornata che ci voleva per lo sci italiano.

Goggia: fa volare lo sci nella parte finale

Sofia Goggia vince perché è costante su tutto il percorso, con qualche sbavatura nel terzo settore. Ma sono il secondo, il quinto e il sesto settore quelli dove fa la differenza. In particolare nel finale della discesa, è velocissima e conferma di essere, al momento, la numero uno della specialità. Per lei si tratta della 22esima vittoria, il che le permette di superare proprio Federica Brignone, che oggi le è arrivata veramente vicina, arrivando al traguardo con soli 15 centesimi di ritardo.

Bisogna aggiungere una nota di ulteriore rammarico per ciò che poteva essere ai Mondiali se Sofia non avesse inforcato. Sarebbe stata medaglia sicura, visto come stava scendendo, forse anche quella d’oro. Le vittorie in Coppa del mondo sono comunque un ottimo ricostituente.

Stuhec: la Coppa è sempre più lontana

La grande avversaria per la Coppa di specialità, Ilka Stuhec, non è riuscita invece a domare la neve svizzera. Al traguardo ha terminato soltanto nona, staccata di 73 centesimi. Mai veramente a suo agio, ha perso punti molto importanti quando mancano solo due discese libere alla fine (è a -179 punti adesso da Goggia). Davanti a lei sono finite la francese Laura Gauche, in grado con un pettorale piuttosto alto di piazzarsi in terza posizione ad appena 41 centesimi dalla vincitrice,

Al quarto posto, ha perso il podio davvero per un niente, la norvegese Ragnhild Mowinckel, a 43 centesimi. Segue in quinta posizione la svizzera Joana Haehlen (+62 centesimi), poi la connazionale Priska Nufer (+65). Un’altra piacevole sorpresa al settimo posto, la nostra Laura Pirovano, staccata di 70 centesimi) e che precede un’altra elvetica, Michelle Gisin, arrivata con 72 centesimi di ritardo, appena uno meno della succitata Stuhec.

Italia: è una giornata da ricordare

Riassumendo, tre azzurre terminano tra le prime sette in classifica. Si può davvero parlare di valanga rosa. Se Goggia e Brignone si potevano in qualche modo attendere, per Laura Pirovano è un grande risultato. Per l’Italia femminile, quella di oggi è l’ottava vittoria stagionale, i podi sono 21.

Sofia Goggia, dopo il successo, ha dichiarato: “Sono stati due giorni difficili per me. Disputare un’unica prova e uscire alla quinta porta non è stato semplice. Noi prime 15 siamo partite nel buio, sapevo che se c’era una ragazza che poteva battermi era Fede. Sono riuscita a essere più veloce qui nel finale”. Sì, non va dimenticato che nell’unica prova disputata, Sofia era pure caduta. Ha dovuto sciare al buio in tutti i sensi, ma i campioni sono fatti così.

Marta Bassino è riuscita anche lei a chiudere tra le prime 15, a 1.19 dalla compagna di squadra, subito davanti alla campionessa del mondo Flury.

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