Rischia di diventare una valanga per il calcio italiano l’inchiesta sulle scommesse che da una settimana monopolizza l’attenzione di tutti. Emergono nuovi dati che potrebbero allargare ulteriormente lo scenario degli indagati, che al momento restano tre: ovvero Fagioli, che ha già patteggiato ed è stato squalificato per sette mesi, Tonali, che verrà ascoltato in Procura a giorni, e Zaniolo la cui posizione resta controversa.
- Cosa può emergere dagli esami dei telefonini
- La spada di Damocle dell'omessa denuncia per chi sapeva
- Gli avvocati di Zaniolo annunciano misure legali
Cosa può emergere dagli esami dei telefonini
Si procede in parallelo: se Procura e polizia sono concentrati soprattutto sull’eventuale giro criminale che si celerebbe dietro alle piattaforme illegali (e per questa ragione intendono riascoltare Fagioli per chiedergli conto delle minacce che avrebbe subìto), la giustizia sportiva è impegnata su un altro fronte e non riguarda solo eventuali altri scommettitori.
Come scrive il Corriere della Sera al di là dell’emersione di nuovi nomi, come utenti dei portali di scommesse, tutto gira attorno all’analisi del materiale copiato da smartphone e tablet dei tre giocatori fin qui indagati. Gli investigatori hanno trovato una marea di chat e conversazioni con decine di calciatori, compagni di squadra e di Nazionale, o semplicemente amici.
La spada di Damocle dell’omessa denuncia per chi sapeva
Bisognerà però vedere con chi i tre hanno condiviso il virus delle scommesse , e a che livello era la conoscenza degli interlocutori. Il rischio è che molti possano essere accusati di omessa denuncia. Pertanto una volta chiusa l’indagine penale, e caduto il segreto investigativo, chat e messaggi saranno mandati alla Procura della Federcalcio, che dovrà valutare eventuali violazioni delle norme sportive.
Gli avvocati di Zaniolo annunciano misure legali
Intanto gli avvocati di Nicolò Zaniolo, Gianluca Tognozzi e Antonio Conte, dopo le ricostruzioni dello zio di Esposito secondo cui sarebbe stato il nipote Antonio a scommettere per conto dell’ex giallorosso anche sul calcio e anche sulla Roma, annunciano misure legali.
«Abbiamo inteso mantenere il massimo riserbo per rispetto del procedimento in corso presso la Procura di Torino, in attesa di rispondere ai magistrati. Non appena sarà svolto l’interrogatorio, procederemo ove ne ricorreranno i presupposti ad adire le autorità competenti per la massima tutela dell’immagine personale e della reputazione del nostro assistito».
L’ex Roma assicura di aver giocato solo a poker e blackjack ed ha una sua strategia difensiva.