Calcio e ludopatia: un tema diventato ricorrente nei mesi scorsi e che ha coinvolto, tra gli altri, anche il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli. Quest’ultimo è stato squalificato per 12 mesi, di cui 5 commutati in prescrizioni alternative. In questo momento il 23enne piacentino è in cura e a quanto racconta ne starebbe venendo gradualmente fuori. Di ben altro avviso è invece Fabrizio Corona che etichetta il calciatore come un bugiardo prefigurando per lui un futuro altrettanto problematico.
- Il racconto di Fagioli e un problema quasi superato
- Corona e la differenza tra Fagioli e Tonali
- Il calcioscommesse non è un tema esaurito
Il racconto di Fagioli e un problema quasi superato
Cominciamo col raccontare ciò che aveva detto Fagioli agli studenti di Condove, in Piemonte, nel secondo incontro pubblico dei dieci ai quali dovrà sottoporsi per azzerare la parte di misure alternative alla squalifica. Il centrocampista della Juventus aveva parlato di miglioramenti sensibili: “Non dico ancora di esserne già uscito, sicuramente è stato un periodo molto difficile e il percorso non si conclude in cinque mesi. Ma sicuramente sto facendo in modo di uscirne definitivamente. Cosa mi spingeva verso il gioco? Il principale motivo credo sia stato la noia“.
Corona e la differenza tra Fagioli e Tonali
Queste parole hanno spinto Fabrizio Corona ad una serie di considerazioni, quasi da psicanalista, in merito alla situazione del centrocampista bianconero. In un articolo sul suo sito di riferimento, Dillingernews, si legge che il termine “noia” non è accettabile per un calciatore o per un atleta di quel livello in generale, che tendenzialmente dovrebbe essere sempre concentrato sulla professione e sui tanti impegni da affrontare. Da ciò ne ha evinto che Fagioli sta semplicemente assolvendo al compito impostogli dalla Giustizia Sportiva senza alcuna convinzione di fondo.
“Da queste parole capiamo che la sua malattia non è guarita e che la società, insieme alle persone attorno a lui, non stanno facendo nulla per farlo guarire. Evidentemente, a differenza di Tonali, è una persona senza valori e senza sostanza che, sicuramente, come i tossicodipendenti, tornerà alla vita di prima. La differenza tra lui e Tonali è anche nelle risposte date dopo l’inchiesta, in cui lui addirittura si lamentava del fatto che venisse indagato, mentre Tonali, zitto e in silenzio si è preso le sue colpe” sentenzia Corona attraverso il suo sito dillingernews.it.
Il calcioscommesse non è un tema esaurito
Dopo una premessa, nella quale si giustifica dietro l’ironia e il paradosso, Corona augura a Fagioli una reale guarigione dalla presunta malattia. Ma il calcioscommesse, per l’imprenditore siciliano non si è affatto concluso negli scorsi mesi – con i soli nomi già emersi nella triste vicenda che ha coinvolto il mondo del pallone. Anzi, l’ex re dei paparazzi ha promesso di tornare ancora una volta sull’argomento per andare contro ai poteri forti che invece lo hanno prematuramente mandato in archivio.