Le cose in campionato stanno andando a gonfie vele, in Europa League i giallorossi sono primi nel girone, i tifosi sono finalmente ottimisti per una stagione cominciata nel modo migliore. È un ottimo momento per la Roma, ma a spezzare l’idillio arrivano a sorpresa le considerazioni caustiche di Mario Sconcerti sulla nuova proprietà.
Roma, l’intervento di Sconcerti
Intervenuto a Teleradiostereo, l’esperto giornalista ha puntato il dito contro le strategie comunicative dei Friedkin, lanciandosi in una difesa d’ufficio del mondo della stampa: “C’è stato un momento di vuoto, i Friedkin sono stati mesi a cercare il direttore sportivo ma non penso che la loro prima preoccupazione fosse quella di cambiare Fonseca, anzi. In questo momento si sta andando tutti sotto dettatura e non è una splendida situazione”.
Roma, l’esempio di Tiago Pinto
A supporto, Sconcerti cita l’improvviso e sorprendente ingaggio dal Benfica del nuovo ds: “Il fatto che prendano Tiago Pinto all’insaputa di tutti fa capire che è tutto al di fuori della comunicazione. Ma la comunicazione non può funzionare così. Qualcosa deve passare, altrimenti la categoria giornalistica romana finisce, se si deve andare avanti per comunicati stampa diffusi dalla società non si può più credere all’informazione. E che vantaggio può avere la Roma da una comunicazione così?”
Per Sconcerti la Roma deve cambiare
Quindi un invito a cambiare rotta: “Penso che cambieranno questa idea – sottolinea Sconcerti – semplicemente perché non gli conviene. Comunicare nel calcio vale tanti soldi per la Roma, è una pubblicità gratuita straordinaria. Il giornalismo non può e non deve essere soltanto prendere atto dei comunicati. Questa è una visione dittatoriale della comunicazione. Poi puoi fare anche il dittatore, ma se cominci a perdere le partite crolla tutto”.
Sconcerti vs Friedkin, le reazioni dei tifosi
Lo sfogo di Sconcerti ha trovato ampio risalto su Twitter, con l’hashtag del giornalista finito addirittura in top trend. “Penso che la dittatura sia proprio quel sistema che si augura Sconcerti. Quello dei figli e figliastri, in base alle veline che ti passa la società se ne parli bene o male”, dissente Peppe. Eloisa invece attinge alla memoria: “Ricordate a Sconcerti le parole di Franco Sensi sulla stampa romana”. Infine Biagio: “Si può condividere o no la sua soluzione (scendere a patti), io non la condivido, ma il discorso nel complesso non fa una grinza. I Friedkin si andranno a schiantare contro un muro. Sconcerti ha detto che il muro esiste e di cosa è fatto”.